Ferrara, 20 agosto 2015 - Un paziente ricoverato in rianimazione con una diagnosi di quelle che fanno tremare: meningoencefalite da West Nile. Quello diagnosticato nella giornata di martedì è il primo caso registrato quest’anno sul nostro territorio di infezioni da virus del Nilo Occidentale (West Nile, appunto in inglese). Il paziente che ha contratto la malattia è un pensionato di 77 anni, residente in provincia. A quanto si apprende, l’anziano è in ospedale più o meno dalla metà del mese. Inizialmente si trovava nel reparto di malattie infettive, poi, a seguito di alcune complicanze, è stato trasferito nella rianimazione universitaria. Gli accertamenti sulle sue condizioni cliniche hanno portato, appena due giorni fa, alla diagnosi di West Nile. Come accennato, quello del 77enne è il primo caso di questa stagione di West Nile conclamato sul territorio ferrarese. Nelle scorse settimane una caso sospetto aveva allarmato i sanitari del Sant’Anna, ma alla fine, fortunatamente, si era trattato soltanto di un falso allarme. Il primo caso del 2015 in Regione si è invece verificato all’inizio del mese a Reggio Emilia.
LE CONDIZIONI del paziente ferrarese sono piuttosto serie. I medici del nosocomio di Cona hanno avviato tutte le terapie del caso, in attesa degli sviluppi di una situazione particolarmente delicata. Nel frattempo è stata attivata anche l’Avis, che ha provveduto a contattare i propri donatori che hanno sviluppato le immunoglobuline per eventuali trasfusioni di sangue. L’allerta per il rischio di contagio da virus West Nile rimane alto sul nostro territorio. Soprattutto dopo che i controlli effettuati dal dipartimento di sanità pubblica della Regione hanno individuato la presenza di zanzare portatrici del virus nella zona dell’Alto Ferrarese, in particolare nelle aree al confine con la Bassa Modenese. L’infezione da West Nile in genere ha un prognosi favorevole, ma il rischio maggiore è legato alle complicanze che possono verificarsi in una piccola parte di pazienti (il 15% circa, soprattutto anziani) come la meningite asettica, l’encefalite oppure la meningoencefalite.