Volontari in attività antincendio, scatta l’addestramento sul campo

Ostellato, ieri l’esercitazione ’Refresh Alb’ per mettere a punto le conoscenze tecniche . Erano presenti alle attività anche il sindaco Elena Rossi e la giovane assessora Silvia Boni.

Volontari in attività antincendio, scatta l’addestramento sul campo

Volontari in attività antincendio, scatta l’addestramento sul campo

OSTELLATO

E’ divampato un incendio, ma è solo un’esercitazione. Ieri a Ostellato il Coordinamento associazioni volontariato protezione civile della provincia di Ferrara ha organizzato un "Refresh AIb", un addestramento per testare le conoscenze teoriche e pratiche sulle attività di antincendio boschivo, ampliare la formazione e verificare lo stato e l’adeguatezza delle attrezzature e delle risorse impiegate. A Ostellato, la sede dell’associazione locale di Protezione Civile (Avpco) ha ospitato 54 volontari provenienti da tutto il territorio provinciale per una prima parte formativa e teorica, durante la quale è intervenuta il sindaco Elena Rossi, affiancata dall’assessore con delega all’Associazionismo e Protezione Civile Silvia Boni, con i suoi 23 anni il più giovane amministratore della compagine di giunta, ma animata da grande entusiasmo e di voglia di mettersi a disposizione della comunità. Nel pomeriggio è stato simulato un grosso incendio, immaginando l’intervento dell’elicottero, nelle Vallette di Ostellato località Boschetto San Camillo. Alcune squadre di volontari AIB hanno allestito la vasca per il pescaggio dell’acqua e successivamente le altre forze di terra hanno provveduto a bonificare l’area, controllando altri eventuali focolai. Le operazioni sono state dirette dal Coordinatore AIB Marco Ascanelli con il coinvolgimento del nucleo trasmissioni radio, il nucleo droni per la ricerca e la supervisione nelle attività di avvistamento e controllo, i gruppi logistica e trasporti per le attrezzature e i mezzi da impiegare, la segreteria mobile e il gruppo ICT per il supporto informatico. L’esercitazione rientra nell’attività di previsione, che consiste nell’individuare le aree e i periodi a rischio incendio boschivo, nonché gli indici di pericolosità elaborati sulla base di variabili climatiche e vegetazionali, la cui applicazione è determinante per la pianificazione degli interventi di prevenzione e di spegnimento. L’attività di previsione, ma più in generale il sistema di allertamento, si avvale delle previsioni delle condizioni di pericolosità dei possibili incendi boschivi e dei conseguenti scenari di rischio non solo in aree boscate e rurali, ma soprattutto periurbane. Tali attività, messe in campo dal Dipartimento e dalle Regioni attraverso la rete dei centri funzionali, sono dunque fondamentali.

Franco Vanini