REDAZIONE FERRARA

Viaggio tra i campi allagati. Idice, massi lungo l’argine. Lavori per ’tappare’ la falla

Impressionante scenario a Campotto, il titolare dell’agriturismo: "Proviamo a ripartire". L’acqua ha spazzato via un apiario, i giovani titolari dell’attività: "In fumo il nostro lavoro".

Viaggio tra i campi allagati. Idice, massi lungo l’argine. Lavori per ’tappare’ la falla

Impressionante scenario a Campotto, il titolare dell’agriturismo: "Proviamo a ripartire". L’acqua ha spazzato via un apiario, i giovani titolari dell’attività: "In fumo il nostro lavoro".

Impressionante ancora lo scenario nella zona di Campotto, area del comune di Argenta pesantemente colpita dal maltempo. Tutti campi allagati, così come la ‘Pieve’ e il bar che si trova nell’area vicina. In prossimità della strada che porta a Campotto, proseguono i lavori di posizionamento della massicciata dove ha ceduto l’argine dell’Idice. Poco distante, la strada provinciale 47, che porta verso Molinella, scompare nell’acqua. All’agriturismo ‘Agricolanda Val Campotto’ si continua a lavorare per salvare le attrezzature della cucina, come spiega il titolare Sebastiano Tundo. "Nella notte –dice – si è registrata una piccola piena dell’Idice, il livello dell’allagamento si è alzato di 20 centimetri circa, anche con l’ausilio di un gommone ci stiamo adoperando per salvare l’attrezzatura interna".

La rotta dell’Idice spazza via un apiario e la produzione del miele delle ‘Valli di Argenta’, attività gestita da Alberto (49 anni) e Antonella Negrini (42 anni), che producono da otto anni, in maniera biologica, il ‘Miele del Casetto’, su 74 ettari di terreno. Qui sono collocati due apiari. Uno spazzato via dalla ‘rotta’ del fiume Idice, l’altro in parte salvato. "Dopo i danni delle alluvioni nel maggio 2023 – racconta Antonella Negrini – che ci hanno messo in grandi difficoltà, oggi siamo alle prese con l’ennesima batosta. Almeno 45 arnie sono state travolte dalle acque uscite dall’improvvisa rottura dell’argine dell’Idice domenica. Noi l’abbiamo saputo una volta rotto l’argine – prosegue Antonella – non è rimasto nulla, si vedevano soli i tetti delle arnie". Nell’altro apiario, posto su un’altra area di proprietà, nell’ultimo mese Alberto e Antonella Negrini si sono adoperati per salvare una buona parte di altre 50 arnie. "Una volta vista la rottura dell’Idice siamo riusciti in extremis – racconta Antonella Negrini – a salvarle dall’acqua, immaginavamo che sarebbe arrivata nella proprietà. Domenica pomeriggio, grazie all’aiuto di amici, siamo riusciti a salvare le ultime nove arnie. A partire dal 18 settembre, siamo stati colpiti più volte da allagamenti, allora ci siamo adoperati per salvare, in parte, le arnie. I trasferimenti sono traumatici. Le api sono in volo ed è difficilissimo ricostruire l’apiario. Un danno economico corposo, così come per l’ambiente, che perdono migliaia di api". Antonella Negrini aggiunge: "Quando riusciremo ad entrare nella nostra proprietà raccoglieremo le arnie allagate, la produzione del miele è completamente perduta, rimane il ricordo che abbiamo messo io e mio fratello per creare quest’apiario. Non è nostra intenzione mollare, ma chiaramente non è facile. Valuteremo d’individuare un’altra zona verso Campotto ragioneremo dove collocarle. La nostra proprietà di 74 ettari di terreno coltivo è stato completamente allagato, un danno inestimabile. Una situazione drammatica". In queste ore, Alberto e Antonella Negrini hanno attivato una raccolta fondi: "Vorremmo continuare a valorizzare questi luoghi che tutti noi amiamo e sentiamo nostri, riportando le arnie. Utilizzeremo i fondi raccolti per l’acquisto delle arnie, delle famiglie di api e per la preparazione delle nuove postazioni".

Mario Tosatti