MATTEO RADOGNA
Cronaca

Via Marconi, il cantiere che divide . Le attività: "Siamo penalizzati". I residenti: "No, i lavori ci volevano"

L’intervento del Pnrr per realizzare una ciclabile fa arrabbiare i commercianti per i parcheggi dimezzati. Non tutti però la pensano così: "La riqualificazione del quartiere è indispensabile per dare una svolta". .

Via Marconi, il cantiere che divide . Le attività: "Siamo penalizzati". I residenti: "No, i lavori ci volevano"

Carlo Mardegan è un residente che ritiene inutile la pista ciclabile che va soltanto a restringere una. strada trafficata

Da una parte c’è chi vede nei lavori del Pnrr per realizzare una pista ciclabile in via Marconi il riscatto per un quartiere abbandonato; dall’altra, c’è chi ha perso metà della clientela perché il cantiere ha dimezzato i parcheggi. E se i commercianti sono divisi sull’intervento di una corsia per le bici, anche i residenti non sono da meno. Molti ritengono l’opera inutile perché lunga pochi chilometri e anche perché si va ad aggiungere al marciapiede che c’è già da un lato di via Marconi, usato sia dai pedoni che dagli amanti delle due ruote. Non tutti gli abitanti sono negativi rispetto all’intervento: c’è chi aspettava da tempo un ’sussulto’ in una zona della città dove strade e aree verdi avrebbero bisogno di una manutenzione seria. Insomma, i lavori del Pnrr in via Marconi infiammano il dibattito. Il cantiere per Massimiliano Buttini, titolare del ristorante ’Don Abbondio’, è una boccata di ossigeno: "Finalmente un po’ di riqualificazione. Ci vorrebbero più lavori in questo quartiere dove io lavoro e abito. Parcheggi ridotti? Il mio ristorante non ne ha risentito. Questo intervento, a mio avviso, non basta: in via Pietro e Maria Curie, ad esempio, servirebbe una riqualificazione". Bastano pochi passi e la prospettiva cambia completamente. Alì Rady della trattoria ’Il Sigillo’ rischia di chiudere: "Ho perso il 50 per cento della clientela. Impiegati e camionisti prima si fermavano qui davanti per pranzare nella mia trattoria. Senza i parcheggi mi hanno abbandonato. Ma le spese fisse si aggirano intorno ai 12mila euro al mese". E aggiunge: "Quando nel gennaio scorso ho firmato il contratto di gestione – continua Alì – non avevo idea che sarebbe iniziati i lavori, togliendo metà dei parcheggi. A fine maggio, senza che nessuno ci informasse, è partito il cantiere. Le perdite sono rilevanti e non ho pagato l’affitto di agosto". Massimo Monti abita da tre anni in via Marconi: "Questa pista ciclabile è un intervento inutile e dannoso per le attività. Oltre a chiudere l’entrata dei negozi, abbiamo già un marciapiede usato da pedoni a ciclisti che si collega ad altri percorsi fino a via Padova. Per quanto riguarda, invece, la nuova pista ciclabile è lunga appena un paio di chilometri. Ce n’era davvero bisogno? Le risorse del Pnrr devono essere usate per cose più utili". Monica Nigro ha un sexy shop che si affaccia proprio sul cantiere: "I lavori sono iniziati con pochissimo preavviso e la clientela ovviamente si è ridotta. Non so quantificare, ma i numeri sono rilevanti. All’inizio il direttore dei lavori ci aveva detto che sarebbero finiti a metà settembre e invece adesso si parla di fine anno". Toth Judit ha tre figli e lavora come cameriera in una trattoria: "Qui si rischia di chiudere e sono molto preoccupata. Ci sono conti e bollette da pagare. Quando finirà la pista ciclabile non ci sarà più nessuno per poterla percorrere"