VALERIO FRANZONI
Cronaca

Venerdì la commemorazione di Sepe. Il suo coraggio resta da esempio

Copparo, la cerimonia per il brigadiere ucciso 52 anni fa. Il figlio sta realizzando un cortometraggio

Una delle commemorazioni passate di Armando Sepe, e una foto del brigadiere ucciso nel ’73 nel tentativo di arrestare un uomo

Una delle commemorazioni passate di Armando Sepe, e una foto del brigadiere ucciso nel ’73 nel tentativo di arrestare un uomo

Il 17 gennaio prossimo saranno trascorsi 52 anni da quella fredda giornata in cui il Brigadiere Armando Sepe perse la vita nel tentativo di arrestare un uomo che aveva assassinato il figlio e voleva fare lo stesso con la moglie. La commemorazione del carabiniere e del suo gesto di altruismo e senso del dovere si terrà venerdì nel cuore di Copparo, comunità che, in oltre mezzo secolo da quei fatti, mai ha dimenticato il coraggio e la generosità del militare in forze al Nucleo Radiomobile, cui il 29 maggio 1973 venne concessa la Medaglia d’Argento al Valor Civile alla memoria.

Il ritrovo è fissato alle 9.30 nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, dove celebrerà la messa don Giuseppe Grigolon, cappellano militare della Legione Carabinieri "Emilia Romagna". Successivamente si terrà la deposizione della corona d’alloro alla Fontana Monumentale di piazza della Libertà quindi, alle 11.30, all’Istituto Comprensivo verranno consegnate le borse di studio istituite dall’Associazione Nazionale Carabinieri di Copparo, con il patrocinio del Comune.

Saranno tre gli studenti premiati per gli elaborati preparati dalle classi seconde della scuola secondaria di primo grado sul tema "In memoria del brigadiere Armando Sepe… rifletti sulla figura dell’eroe nella vita di tutti i giorni".

Parteciperanno alle iniziative di commemorazione i familiari del carabiniere, in particolare il figlio Giuseppe Sepe, che sta terminando il cortometraggio dedicato al padre: un progetto condotto in collaborazione con il Rotary Club di Copparo e sostenuto dall’Amministrazione comunale. Il cortometraggio alterna testimonianze e scene di fiction, ripercorrendo la vicenda dell’uomo e del carabiniere nativo di Carinaro, nel Casertano.

Valerio Franzoni