"Una città che vive al di sopra delle proprie possibilità, con la giunta Accorsi che ricalca lo schema che si ripete da anni". E’ questo il parere di Libertà per Cento-Comitato Verso Italexit che ha analizzato il bilancio di previsione del comune. "Il Comune ha entrate proprie da tasse e contributi presi ai cittadini per circa 19,1 milioni di euro, circa 10 milioni con l’Imu, 4,3 milioni con l’addizionale Irpef, 4,7 milioni dei fondi perequativo statali e multe per 820.000 euro mentre le uscite correnti medie sono di 29,5 milioni – analizza Marco Mattarelli - Come in passato, senza trasferimenti dallo Stato o dalla Regione non si riuscirebbero a coprire ma la condizione della finanza pubblica sarà sempre più restrittiva e le scelte operate dall’attuale amministrazione non si discostano minimamente dalle linee tracciate in precedenza". Ed entra nei numeri. "Facendo un approssimativo calcolo, il reddito medio Irpef dichiarato è di circa 20.000 euro su ventisei mila dichiaranti, quindi Cento è nei fatti una città povera con redditi medi lordi bassi – afferma - una città che però, con le tasse, contribuisce a pagare un palazzetto dello sport da 4,5 milioni, la scuola semi vuota a Corporeno costata 12 milioni dei quali 3,8 milioni per l’acquisto finale voluto da Accorsi, 170mila euro di affitto ai privati proprietari degli uffici comunali mentre il municipio storico resta terremotato. Tutto ciò in un quadro generale di degrado. Ma questa amministrazione crede veramente che Cento sia una città ricca? Ricordo che la ricchezza patrimoniale di 228,3 milioni di euro è intoccabile ma con debiti esigibili . idealmente 6.448 euro a cittadino". E tira le conclusioni. "La città è amministrata senza coraggio – e suggerisce – si dovrebbe vendere le azioni Hera che darebbero quasi 11 milioni e chiudere buona parte dei mutui ancora oggi che sono oltre i 22 milioni di euro così da ridurre il debito, vendere l’immobile di Cmv Servizi chiudendo il mutuo residuo di 1,2 milioni, per quanto riguarda il dormitorio, crearlo in via Pedagna e ripristinare la palestra Bocciofila o farlo ripristinando le le scuole don Milani di Corporeno peraltro in vendita da anni a 300.000 euro". Tra le altre cose guarda anche alla ex Sim Bianca in uno scenario di ‘senior housing’, propone l’uscita da Clara e una rivalutazione dell’affitto del Palazzetto.
Cronaca"Vendere le azioni Hera per rilanciare la città"