
di Federico Di Bisceglie
Poco prima delle 22, ieri, nel parcheggio della Fiera non c’era già più nessuno. Il piazzale semi deserto lascia presagire che all’interno dei padiglioni, la trafila per le vaccinazioni anti covid stia volgendo al termine. In effetti, nonostante il ritmo serrato della giornata, le 1.021 dosi di siero sono state somministrate tutte ben prima dell’apertura notturna. Sì perché, proprio ieri, era la prima giornata dell’estensione di orario per la somministrazione dei vaccini fino a mezzanotte. Anche se, fanno presente i sanitari, "andremo a regime probabilmente a partire dalla prossima settimana". Ad ogni modo l’iniziativa dell’azienda Usl piace ai ferraresi. A confermarlo è Monia Simani, che ieri ha coordinato l’erogazione dei vaccini. La prima cosa che ci conferma Simani, tutt’altro che secondaria, conferma la buona risposta all’appello vaccinale. "Tutti coloro che erano prenotati nella giornata di oggi (venerdì, ndr) – spiega il medico – sono venuti regolarmente. Non abbiamo quindi registrato alcuna defezione". Delle oltre mille vaccinazioni erogate ieri, centoventi sono state somministrate nella fascia oraria compresa tra le 20 e le 22. "Considerando che stiamo vaccinando ancora le categorie fragili e gli over 75 – così Simani – posso ritenere che sia un buon risultato. L’adesione è fondamentale".
La dottoressa saluta di buon grado l’iniziativa intrapresa dall’azienda sanitaria. "Sono convinta che si tratti di un ottimo viatico per accelerare il ritmo con cui stiamo erogando il siero anti coronoavirus – osserva –. Potenzialmente a livello di erogazioni potremo arrivare attorno alle 1.700 al giorno, solo qui in Fiera". Tutto, secondo lei, dipenderà dal target di persone a cui verrà, di volta in volta, inoculata la vaccinazione. "Le persone anziane e quelle con difficoltà – dice – nonostante la buona risposta, riscontano comunque qualche difficoltà nel recarsi a fare il vaccino a tarda ora. Per questo ritengo che, nella misura in cui si abbasserà l’età, riusciremo ad aumentare ulteriormente le nostre performance". Senza peraltro ‘gravare’ e creare disguidi alle persone più in difficoltà.
La gestione della macchina vaccinale della Fiera, comunque, rimane ottimale. E, quello che fa ancora più piacere, come ribadisce Simani è "l’entusiasmo con cui le persone vengono a fare le vaccinazioni". Dunque, al netto della parentesi AstraZeneca, la fiducia tra le persone è assoluta. Tanto più che "ci si sta rendendo conto dell’importanza della vaccinazione". I numeri parlano chiaro: come abbiamo detto 1.021 sono stati i vaccini somministrati ieri (tra prime e seconde dosi). In termini di proporzioni, azzarda la dottoressa, "se dalle 20 alle 22 siamo riusciti a somministrarne 120, dalle 22 alle 24 riusciremo quantomeno a somministrarne altrettanti, arrivando così a quota 240 vaccini, solo nella parte ‘serale’ della giornata vaccinale". Il termometro della fiducia, forse è riscontrabile nel fatto che ancora, conferma Simani, "ci sono diverse persone che, nonostante non siano comprese nella categoria interessata (in questa fase) dalla campagna vaccinale, ci chiedono di poter essere sottoposti ugualmente alla vaccinazione". Quando c’erano le defezioni, nei giorni di incertezza sugli effetti collaterali di AstraZeneca, le dosi avanzavano. Ma ieri sera, alla Fiera, di dosi non ce n’erano più. Due ore prima della chiusura del padiglione.