Ferrara, 31 agosto 2018 - Sul delicato fronte dei vaccini, Ferrara si conferma prima della classe. Ad accertarlo sono i dati forniti dalla Regione che, rimanendo inflessibile sulla frequenza solo per i vaccinati, ha tracciato il proprio sentiero nel ginepraio delle certificazioni necessarie per le iscrizioni a scuola. Partiamo proprio dai numeri. Per quanto riguarda le profilassi obbligatorie (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B), il tasso di copertura per i bimbi nati a Ferrara nel 2016 è del 98,8%. Cifra che supera tutte le altre città dell’Emilia Romagna, dove maglia nera è Rimini, col 93,2%. In questo conteggio, va precisato, non compaiono le vaccinazioni contro morbillo, parotite, rosolia e meningococco perché si effettuano solo dal secondo anno di vita.
Ampliando lo spettro di analisi, emerge come anche a Ferrara, a meno di due anni dall’approvazione della legge regionale che ha previsto il rispetto degli obblighi vaccinali per l’ammissione ai servizi educativi, la percentuale di copertura sia costantemente aumentata. Per rendersene conto basta esaminare le percentuali dei nati nel 2015. Per quanto riguarda la polio si è passati dal 95,6% di copertura del 31 dicembre 2017 al 96,3% del 30 giugno 2018. Nello stesso lasso di tempo, i bambini vaccinati contro la difterite sono passati dal 95,4% al 96,1% e quelli coperti da antitetanica dal 95,6 al 96,3%. Non molto diversa la situazione per l’epatite B (dal 95,4% al 96,2%) e per la pertosse (da 95,4 a 96,1%). In impennata, infine, il vaccino Mpr (morbillo-parotite-rosolia), schizzato dal 92,1% del 31 dicembre 2017 al 95,3% di giugno 2018.
Sul fronte della normativa, nei giorni scorsi la Regione ha dettato le sue linee guida per non rischiare l’esclusione da scuola. Le indicazioni per essere ammessi agli asili nido e alle scuole per l’infanzia sono contenute in un documento approvato dalla giunta regionale, che affronta in particolare il tema delle autodichiarazioni oppure la richiesta di prenotazione delle vaccinazioni stesse. Innanzitutto, non ci saranno problemi se la famiglia presenterà, a seguito della «verifica dell’autocertificazione da parte dei gestori dei servizi», l’attestato di avvenuta vaccinazione o la prenotazione.
Se la prenotazione è stata fatta prima dell’inizio della frequenza, nessun problema a condizione che "venga consegnato l’attestato di avvenuta vaccinazione una volta fatta e sempre prima che il bimbo cominci a frequentare". Lo stesso vale per chi ha prenotato per una data successiva all’inizio della scuola, "purché venga consegnata la certificazione". Nel caso in cui la frequenza venga sospesa, in caso di mancata vaccinazione o di prenotazione fissata dopo l’inizio della scuola, i bimbi "possono mantenere l’iscrizione".
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