Grande festa mercoledì scorso a Portomaggiore per il pensionamento a 68 anni di Luigi Urso, medico di medicina generale e referente di Medicina di Gruppo da circa vent’anni. Per l’occasione gli altri medici della struttura, infermieri e personale di segreteria, hanno organizzato una festa a sorpresa, contornando d’affetto e riconoscenza il medico che ha operato nella cittadina fin dal 1989. Generazioni di portuensi sono stati curati da Urso. Prima di intraprendere la libera professione, aveva cominciato come cardiologo e poi come medico di famiglia. All’inizio aveva ambulatorio in via Roma e poi, con la chiusura dell’ospedale Carlo Eppi e la riorganizzazione degli spazi, è confluito in Medicina di Gruppo, al primo piano dell’ex ospedale, dove è tuttora. Anzi ne è stato uno dei fondatori: "Lo ricordo bene – rammenta il dottor Urso – era il 19 marzo 2001, fu una scelta strategica vincente. La formula è rimasta invariata fino adesso: i medici associati in un’unica struttura, due infermieri e quattro segretarie. Cosa servirebbe per far funzionare meglio Medicina di Gruppo? Meno burocrazia, è soffocante e disincentiva molti medici a intraprendere la professione". La Medicina di Gruppo rappresenta un modello assistenziale che si ispira alle concezioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, per cui il territorio costituisce il caposaldo per il trattamento della cronicità e dei casi acuti di primo livello. Nella Medicina di Gruppo il medico di medicina generale diventa l’attore principale del percorso clinico del paziente, i vari medici si impegnano a svolgere la propria attività anche nei confronti degli assistiti degli altri medici; realizzano il coordinamento della propria attività di assistenza domiciliare, in modo da garantirla anche nei periodi di assenza di uno o più medici o, eventualmente, nei casi di urgenza. Tutti gli studi medici sono collegati in rete locale e condividono il medesimo software di cartella clinica. Importante è anche il supporto del personale di segreteria che collabora con i medici per informazioni, appuntamenti, richieste di ricette e richieste di visite. Alla festa a sorpresa ha partecipato il dottor Gilberto Zanotti, ex coordinatore di Medicina di Gruppo e deputato ai rapporti con le istituzioni, andato in pensione da pochi mesi. C’era anche il nuovo referente. Si chiama Gian Marco Mistroni, ha 37 anni, ha già preso servizio e ha occupato lo stesso ambulatorio di Urso. Luigi Urso ha dovuto affrontare proprio al tramonto della lunga carriera il caso incredibile del dottor Isay, il medico albanese che di giorno lavorava in ambulatorio e alla sera spacciava".
Franco Vanini