di Federico Di Bisceglie
Uno studentato da realizzare ex novo all’Ippodromo. E, per la precisione, ristrutturando il ’corpo centrale’ e due ex scuderie, mettendo a disposizione dei nuovi studenti dell’ateneo 143 posti letto. Il tutto, candidando la scheda progettuale ai fondi del Pnrr. È questa l’idea che verrà discussa in mattinata dalla Giunta, per la quale comunque è stato formalizzato un protocollo di intesa tra l’amministrazione, l’ateneo ed Er.Go. Sebbene il piano debba ancora passare al vaglio dell’amministrazione, nel protocollo ci sono già alcuni dettagli interessanti su come potrebbe articolarsi la ristrutturazione. Un’operazione sulla quale, dal 2019, si sta impegnando a nome dell’amministrazione, in particolare l’assessore al Patrimonio Angela Travagli.
Ma torniamo al progetto di massima. Come detto in premessa, la ristrutturazione degli stabili dell’Ippodromo garantirebbe 143 nuovi posti letto a disposizione degli studenti universitari. In qualche modo questo progetto, nato comunque in seno al Comune, si prefigge come obiettivo quello di trovare nuovi spazi nei quali collocare gli studenti, presenti in città in numero sempre maggiore. Tanto che il nostro ateneo, che ormai lambisce le ventisettemila iscrizioni, è da annoverarsi a pieno titolo tra le grandi università. Gli alloggi nascerebbero nel corpo centrale. Parallelamente ai posti letto, l’idea è quella di procedere alla realizzazione di funzioni di servizio. Ed ecco spiegato il coinvolgimento di Er.Go. In particolare, il protocollo fa riferimento alla costruzione di un bar, di una caffetteria, di una sala studio e di una biblioteca. Ossia quella dedicata alla memoria di Federico Aldrovandi, voluta con forza in particolare dal primo cittadino Alan Fabbri. Gli interventi riguarderebbero comunque anche le due ex scuderie, adibite anch’esse a "funzioni residenziali per studenti universitari".
Ma andiamo alla parte relativa ai fondi. L’occasione di finanziamento è offerta dalla pioggia di risorse europee del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ancora non si ha un’idea definita in questo senso. Ma, da una stima sommaria, la quantificazione degli interventi per il recupero degli immobili si aggirerebbe attorno ai diciassette milioni di euro. Una cifra cospicua, ma quasi totalmente finanziabile attraverso i fondi europei. Per la precisione, circa 13,6 milioni sarebbero intercettabili nelle pieghe dei bandi Pnrr. I restanti 3,2 milioni di euro sarebbero a carico dell’università che dovrebbe attingere direttamente dal suo bilancio. Il Comune in questo senso comunque, va detto, non avrebbe un ruolo ’passivo’. Nel senso che, oltre a essere il soggetto in seno del quale è nata l’idea di candidare lo spazio dell’Ippodromo per questo progetto, concederebbe lo stabili gratuitamente per trent’anni all’ateneo estense.
A proposito di oneri, è nevralgico anche il ruolo dell’Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori. A Er.Go, infatti, è demandata tutta la gestione e la realizzazione della porzione di lotto dedicata ai servizi agli universitari. Non solo. L’agenzia dovrà "allestire e gestire i servizi connessi alla residenza tra cui una sala studio-biblioteca e un bar caffetteria".