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Coronavirus Ferrara, Unife sospende lezioni ed esami

Misura precauzionale del rettore Zauli: "Ben 7200 studenti provengono dal Veneto". Il sindaco: "Scelta oculata"

Il rettore dell’ateneo estense Giorgio Zauli

Il rettore dell’ateneo estense Giorgio Zauli

Ferrara, 22 febbraio 2020 - Il Coronavirus ferma anche Unife. Dopo gli ultimi casi di contagio registrati in terra veneta, il rettore dell’università di Ferrara Giorgio Zauli ha deciso di sospendere non solo le lezioni, bensì tutte le attività didattiche. Quindi, sessioni di laurea, sessioni d’esame e ovviamente tutte le lezioni in tutte le facoltà saranno interrotte a partire da domani e per tutta la settimana. Sospensione che coinvolgerà anche le sedi distaccate di Rovigo (facoltà di Giurisprudenza) e Adria (facoltà di Scienze infermieristiche).

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Una decisione che il numero uno dell’Ateneo ha preso più che altro "in via precauzionale". Si perché dopo l’incremento di iscrizioni registrato nel corso di quest’anno che ha fatto schizzare gli studenti dell’ateneo a oltre ventiduemila unità, la popolazione studentesca che viene da oltre Po è piuttosto corposa. "Gli studenti che risiedono in veneto e che frequentano il nostro ateneo – spiega ancora Zauli – sono oltre settemila e duecento. Un numero piuttosto importante che rappresenta circa un terzo della popolazione studentesca". In più, osserva il rettore "la posizione geografica confinante con la regione Veneto e la presenza delle due sedi distaccate proprio ad Adria e a Rovigo, hanno determinato la scelta di sospendere tutte le attività didattiche per una settimana".

"Condivido e apprezzo la scelta del Rettore Zauli, che ha disposto la temporanea chiusura dell’Università e la sospensione di tutte le attività didattiche dell’Ateneo, per allinearsi alle disposizioni messe in campo dalla Regione Veneto e alle decisioni assunte dall’Ateneo di Padova: così il sindaco Fabbri valuta la scelta del Rettore. "Considerato l’altissimo numero di studenti residenti in Veneto e iscritti all’Università di Ferrara, si tratta di una scelta oculata e preventiva che risponde alle misure di controllo raccomandate dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità volte a ridurre le possibilità di contagio da Coronavirus", chiude il sindaco.