FEDERICO
Cronaca

Unife e il diritto allo studio Niente tasse e sgravi per diecimila ragazzi "Quota Isee a 27mila euro"

L’ultimo rapporto dell’Anvur, diffuso dal Sole24Ore, colloca il nostro ateneo in buona posizione tra quelle del centro-nord Italia, con una percentuale di esenzioni del 34 per cento. La rettrice: "Confermati gli impegni assunti" .

Unife e il diritto allo studio Niente tasse e sgravi per diecimila ragazzi "Quota Isee a 27mila euro"

di Federico

Di Bisceglie

L’ateneo estense è tra i più impegnati in Italia per l’estensione del diritto allo studio. E’ ciò che emerge da uno studio pubblicato da il Sole 24 Ore, elaborato dall’università di Bergamo sulla base dell’ultimo rapporto Anvur. A cosa facciamo riferimento? Alla crescita, registrata in questi anni della no tax area per gli studenti che hanno un reddito familiare basso. La ricerca pubblicata dal quotidiano economico prende in considerazione tutti gli atenei italiani che hanno una popolazione studentesca superiore ai 10mila studenti. Al vertice della classifica c’è l’università Vanvitelli di Napoli, seguita da quella del Salento e Napoli Parthenope.

Unife ha un ottimo posizionamento, dettato anche dalle recenti decisioni assunte in questo senso dalla rettrice Laura Ramaciotti coadiuvata dal direttore generale Marco Pisano. Ebbene, nel nostro ateneo sono circa diecimila (sugli oltre 28mila) gli studenti che non pagano le tasse universitarie per ragioni di reddito. Un numero che è incrementato, da un anno all’altro, di ben mille unità. Tra l’altro, va detto un’altra cosa. A livello di proporzioni, gli studenti che hanno accesso alla no tax area sono per circa il 70% fuorisede, mentre il restante 30% è composto da ferraresi. Il che rispecchia in qualche modo il rapporto che c’è, in generale, tra gli immatricolati di Unife.

L’allargamento della no tax area è stato determinato essenzialmente da un cambio di criterio guida nell’applicazione dell’esenzione. Lo scaglione che dà diritto alla possibilità di non pagare tasse è passato da un massimale di Isee di 24.500 euro a 27.000 euro. Non solo. Gli studenti universitari che provengono da famiglie che hanno un reddito fino a sessantamila euro, hanno diritto a una forma di agevolazione, benché di minor entità rispetto alla no tax area. Ma non è finita. Oltre alla condizione di provenienza familiare, Unife premia il merito. Tant’è che, da un po’ di tempo a questa parte, per gli studenti meritevoli (anche se benestanti o comunque con un Isee superiore ai 60mila euro) sono previsti degli sgravi. Annualmente, sono circa 4.500 i ragazzi che beneficiano di questa ulteriore esenzione a cui si accede si si maturano, dando gli esami (escluso il primo anno), ventiquattro crediti formativi universitari. Che non è poca cosa. Particolarmente soddisfatta di questo esito e di queste proporzioni, frutto anche delle politiche messe in campo dall’inizio del suo mandato, è la rettrice Laura Ramaciotti.

"L’Ateneo di Ferrara – spiega la numero uno dell’ateneo - conferma con forza l’impegno concreto assunto verso la componente studentesca, in particolare sul fronte del diritto allo studio: siamo tra gli atenei italiani che hanno applicato i maggiori innalzamenti della soglia Isee per la no tax area. Già in precedenza avevamo previsto degli sgravi, ma ora arriviamo a quota 27 mila euro di Isee. Tra l’altro, sono previsti ulteriori sconti su base Isee, che tengono conto della distribuzione delle soglie nello specifico della nostra platea studentesca".

Alle agevolazioni sulla base di questo indicatore, fa presente Ramaciotti, "se ne aggiungono poi diverse altre, oltre a quelle collegate ai risultati ottenuti nel percorso formativo, anche le esenzioni per chi sta attraversando particolari frangenti di vita, come la genitorialità o impegni di cura dei familiari". L’impianto complessivo della contribuzione adottata da Unife, tra soglie Isee, agevolazioni per merito e per le diverse altre casistiche, chiude la rettrice, "allargherà la platea di studenti che accedono alle esenzioni in modo importante e potenzierà quindi il sostengo al diritto allo studio, che è uno degli obiettivi che ci siamo posti".