REDAZIONE FERRARA

Una mostra ’ecosostenibile’. Vestiti sospesi lungo via Garibaldi

L'artista Laura Govoni esporrà capi di vestiario sospesi a Portomaggiore, simboli di rinascita e sostenibilità ambientale. Materiali riciclati per promuovere un uso consapevole e green delle risorse.

L’esposizione durerà quattro giorni

L’esposizione durerà quattro giorni

Siamo tutti appesi a un filo e forse quel filo si spezzerà inevitabilmente se non presteremo la dovuta attenzione ai segnali che ci manda l’ambiente. Lo vuole esprimere Laura Govoni nella sua singolare esposizione che terrà, sospesa a un filo, lungo via Garibaldi a Portomaggiore da domani e per soli 4 giorni. Si tratta di maglie, pantaloni ed altri capi di vestiario che superano i 2 metri di lunghezza, da cui germogliano rampicanti di piante sempreverdi scelte per un preciso significato recondito che l’artista vuole esprimere. La Felce simbolo di rinascita o il bambù che potrebbe sostituire la plastica, per arrivare a un processo molto più ecosostenibile anche nell’edilizia e nel tessile. "Ho usato le tonalità di verde a complemento della lucentezza del bianco – spiega Laura, che ha potuto contare sull’organizzazione di Barbara Simoni e sui testi scritti di Andrea Maranini –, i materiali rigorosamente riciclati per dare una seconda vita a vecchie lenzuola e frammenti di stoffa, che vuole essere anche un monito a un uso più consapevole e green delle cose". Laura Govoni è un’artista dal percorso articolato e poliedrico ma con un tratto distintivo nettamente riconoscibile: l’uomo e la natura o, a dire meglio: l’uomo è la natura. E’ proprio questo mantra che l’ha portata a realizzare un’installazione nel chiostro della Basilica del Santo a Padova. E’ stata insegnante di grafica in un istituto di istruzione secondaria, ma l’artista ha insegnato parallelamente con l’esempio incrollabile della sua vita, impegnata da sempre nell’impegno attivo per la tutela del pianeta.

c. c.