MARIO BOVENZI
Cronaca

Una città a passo d’uomo Si allarga la zona a trenta all’ora "Bene ma servono più controlli"

Un anno fa i cartelli a Pontelagoscuro, i residenti: "Senza multe gli automobilisti corrono". Giubelli (Fiab): "Incidenti e morti quasi azzerati, funziona se i divieti vengono applicati".

Una città a passo d’uomo Si allarga la zona a trenta all’ora "Bene ma servono più controlli"

di Mario Bovenzi

Un anno è passato, poco meno. Era ottobre del 2022 quando a Pontelagoscuro entrava in vigore la ‘Zona 30’. Cartelli e ’bolloni’ in mezzo alla strada, magari per chi è più distratto, per annunciare che da lì in poi – siamo lungo corso del Popolo, stradone costellato di case a destra e sinistra – scatta il limite di velocità di 30 chilometri all’ora. Chi ha il piede pesante sull’acceleratore rischia grosso.

Un anno è passato. Adriana Buggio, affacciata alla finestra, dice che le cose vanno un po’ meglio, che la gente corre meno. Un po’ meno magari. Un vicino – è appena passata una pattuglia dei vigili urbani – invoca invece più controlli. "Se non viene fatta qualche multa in più la gente corre, corre come e più di prima", sottolinea. Poi aggiunge. "Proprio all’inizio della zona in agosto si sono verificati due incidenti. Ho sentito il botto dalla finestra", racconta. Non siamo certo come i ’cugini’ di Bologna – lì il sindaco la zona trenta la sta allargando su tutta la città – ma anche qui non sono poche le vie e aree dei quartieri residenziali dove si ’invita’ ad andare, volante stretto tra le dita, a passo d’uomo. La mappa è estesa. Troviamo la zona di via Modena e via Bologna, ancora l’area in via Comacchio, poi la frazione di Gaibanella, via Frascona. Del resto il Pums, piano urbano mobilità sostenibile di Ferrara, parla chiaro. Nel documento redatto nel 2018 e ’licenziato’ nel 2019 si punta ad una ’città trenta’. Giuliano Giubelli, presidente di Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta), è da sempre un paladino delle due ruote, di una città a misura di bicicletta e soprattutto ’green’, rispettosa dell’ambiente, un freno all’avanzata dello smog. "Una precisazione – comincia Giubelli –, non mi si venga a dire che la battaglia per l’ambiente ha un colore politico, i morti sulle strade non sono né di sinistra né di destra. Del resto lo dimostra anche l’iter del Pums che dà il via alle zone a 30 all’ora, è stato voluto sia da una giunta di sinistra che da una di centrodestra". Entra nel merito, Giubelli. "Le zone 30 sono numerose nella nostra città – sottolina scorrendo la mappa –. Si tratta ora di ampliarle, raccordarle e di far rispettare appunto i limiti di velocità". E’ proprio questo il tasto dolente, come del resto emerge dal bilancio a Pontelagoscuro, un anno dopo il via libera a cartelli e divieti. "L’inserimento di questo limite di velocità funziona – riprende –. Dove è entrato in vigore gli incidenti e le vittime sono calati in maniere drastica, in alcune zone sono stati azzerati". C’è un ma. "Non basta mettere un cartello – ammonisce – quei divieti vanno fatti rispettare. Servono controlli e, parallelamente, servono campagne di informazione nei confronti dei cittadini, deve crescere la consapevolezza, la maturità. Dobbiamo dire basta alle stragi sulle strade e dobbiamo farlo insieme. Siamo davanti ad una battaglia per la vita, che deve unirci. Cittadini e politici". Del resto in alcuni casi, come è successo a Pontelagoscuro, sono proprio i residenti a chiedere di mettere un freno alle auto. "Abbiamo avuto già contatti con il Comune – precisa il presidente Fiab –, la strada è quella giusta. Ora vanno ampliate quelle zone che salvano una vita".