C’era anche il copparese Marino Carletti fra i giovani partigiani fucilati la notte di Natale del 1944 a Cigliano. E proprio il Comune di Cigliano, in collaborazione con la sezione Alpini e l’Anpi locali, hanno organizzato, lo scorso 26 dicembre (giorno di Santo Stefano), la cerimonia di commemorazione a 80 anni da quei terribili fatti. "Quella notte a Cigliano" ha ricordato Marino Carletti, Giuseppe Costa e Giovanni Gioietti, passati per le armi ai piedi del campanile per rappresaglia da parte di ufficiali della Repubblica di Salò. Marino era un giovane operaio meccanico di soli 23 anni, che aveva deciso di aderire alla Resistenza e operava nel vercellese. "A Copparo il suo nome figura sulle lapidi e a lui è intitolata una via: i nostri ragazzi hanno così modo di conoscere la storia – ha scritto il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni nel suo messaggio -. Il suo nome rimane indelebile, come quello dei tanti che affrontarono il sacrificio estremo in nome della libertà e della democrazia, che pagarono con il sangue il prezzo della speranza in un mondo migliore".
CronacaUna cerimonia in memoria del partigiano Carletti