di Paolo Micalizzi
Sarà un film alla cui sceneggiatura ha collaborato lo scrittore Giorgio Bassani ad aprire, in pre-apertura, l’80esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, la cui inaugurazione ufficiale avrà luogo al Lido di Venezia domani. La pre-apertura è fissata per le 20.30 di oggi in Sala Darsena e il film cui facciamo riferimento è ‘La provinciale’ (1953) di Mario Soldati, scritto da Alberto Moravia (che lo ha tratto dal suo racconto ‘L’imbroglio’ del 1937) che vanta, oltre a Soldati, appunto la sceneggiatura di Bassani e quella di Sandro De Feo e Jean Ferry. Si tratta di un melodramma imperniato sulla bellissima Gemma (Gina Lollobrigida), figlia di una affittacamere , che sogna un matrimonio che la possa liberare dall’ambiente ristretto in cui è cresciuta. Si innamora di Paolo (Franco Interlenghi), l’erede di un conte che frequenta fin da bambina, ma sua madre le rivela che la relazione con il giovane è impossibile, poiché il giovane è frutto di una sua relazione con il conte, quindi è suo fratellastro. Delusa, la ragazza accetta di sposare Franco (Gabriele Ferzetti), un professore più maturo che abita come pensionante nella sua stessa casa. Ma per i suoi studi, lui trascura Gemma che intanto comincia a frequentare Elvira (Alda Mangini), una contessa rumena, che vorrebbe farla prostituire ed incomincia a ricattarla per poi installarsi dentro la sua casa. Una sera a tavola Gemma ferisce Elvira con un coltello e finalmente Franco scopre la situazione e caccia di casa la contessa riconciliandosi con la moglie. Un film che appartiene al neorealismo d’appendice , che fu presentato in Concorso al sesto Festival di Cannes, che ben sottolinea l’ipocrisia del mondo di provincia. Il film viene proiettato in omaggio a Gina Lollobrigida, a meno di un anno dalla sua scomparsa, insieme a un documentario del 1958 del leggendario Orson Welles intitolato ‘Portraits of Gina’.
Altro ferrarese in programma alla Mostra di Venezia è il regista Giorgio Ferroni. Un regista ferrarese, anche se nato a Perugia, per via del padre, di origine comacchiese di professione magistrato che si muoveva in tutt’Italia per ragioni di lavoro. Di questo regista verrà presentato un inedito restaurato. Si tratta di un docu-film di 27’ realizzato nel 1953 per l’istituto Luce di cui era anche direttore. È un documento storico che riguarda un’inchiesta, svolta dalla Camera dei deputati tra il 1951 e il 1954, sulla miseria in nove aree del Paese nelle quali il fenomeno appariva "in forme più penose o caratteristiche": la zona montana-alpina, il Delta padano, le regioni Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, le periferie di Roma, Napoli e Milano. L’indagine rivelò come oltre sei milioni di persone (l’11,8 per cento della popolazione italiana) vivessero in condizioni di povertà. La proiezione del docu-film restaurato è in programma venerdì 8 settembre, alle 18, presso l’Hotel Excelsior, alla presenza della vicepresidente della Camera dei deputati Anna Ascani, in occasione del 70esimo anniversario della conclusione dei lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla miseria.