Circa un terzo degli alloggi Erp presenti nel nostro territorio risulta ancora in lavorazione o del tutto inagibile perché non vengono stanziate abbastanza risorse pubbliche in programmi di manutenzione straordinaria. Secondo una stima resa nota in Consiglio Comunale dall’ex assessore Lodi sarebbero almeno 741. Un numero che, ironia della sorte, sopravanza di poco i 715 i richiedenti ancora in attesa di alloggio transitati dalla 3ª alla 35ª graduatoria. Per questo riteniamo del tutto fuori luogo l’enfasi con cui il sindaco Fabbri e l’assessora Coletti hanno annunciato il "successo" di avere nelle prime cento posizioni della nuova graduatoria il 74% di nuclei familiari italiani.
Ad attaccare Massimo Buriani, capogruppo del Pd, con il consigliere Davide Nanni, all’indomani della pubblicazione della 35ª graduatoria di assegnazione delle case popolari da parte del Comune. "A Ferrara – proseguono – la Lega continua ad alimentare un’indecorosa guerra tra poveri mentre a Roma il governo Meloni non stanzia un euro per realizzare un serio piano casa nazionale, lasciando andare in malora 800mila alloggi popolari in tutta Italia. A colmare questa carenza ci ha provato, nell’ultimo triennio, la Regione investendo 10 milioni nella ristrutturazione del patrimonio di edilizia pubblica. Il Comune, invece, ha fornito ad Acer risorse utili a recuperare appena 123 alloggi Erp mentre, tra il 2019 e il 2023, il numero di case popolari inagibili aumentava del 27,5%. L’ultima delibera di giunta assegna a questo scopo poco più di 800 mila euro per recuperare 73 alloggi quando, per il solo 2024, era stato promesso un investimento aggiuntivo di 1,5 milioni. Che fine ha fatto?"
Di qui, la proposta. "È ora di approntare, d’intesa con Acer, un vero "piano di riqualificazione e valorizzazione" del patrimonio di edilizia pubblica – concludono i dem – che preveda lo stanziamento di un milione l’anno nel prossimo triennio con l’obiettivo di abbattere lo stock di alloggi vuoti nel nostro Comune e ridurre i tempi di attesa".