REDAZIONE FERRARA

"Un gesto ignobile, di uno che non sta bene"

Oskar Spath di Fratelli d’Italia condanna il furto della targa commemorativa delle vittime delle foibe denunciata ieri ai carabinieri

"Un gesto ignobile". Così Oskar Spath (in foto a sinistra con Mauro Zanella di FI) , presidente del circolo di FdI, conferma e commenta la sparizione della targa commemorativa delle vittime delle foibe voluta proprio dal Circolo che l’aveva posizionata il 10 febbraio scorso ella rotonda all’incrocio tra le vie Puccini, Gutenberg e Vivaldi. "Esprimiamo profondo dispiacere – dicono da FdI – e immenso sdegno nei confronti della vile mano che ancora una volta nega il sancito, doveroso, giusto riconoscimento costituzionale ai nostri martiri ed esuli". La targa era appoggiata a terra, facile da asportare. Se n’è accorto, ieri, un tesserato: "E’ uscito di casa per una passeggiata – racconta Spath – e come fa sempre, per prendersi cura di quel luogo dove aveva portato dei fiori; ha guardato verso la targa e non l’ha vista. Ma il giorno prima c’era: abbiamo avvertito i carabinieri di Vigarano". Una denuncia contro ignoti, anche se nella zona non ci sono telecamere. Sul significato di questo furto, Spath aggiunge.

"Non ne abbiamo un’idea, è il gesto di un esagitato, di uno che non sta bene. Sabato mattina a Ferrara, come Fratelli d’Italia avevamo fatto un banchetto, per una proposta da portare in Consiglio comunale, dove si chiede a sindaco e giunta, di intitolare una via, una rotonda a Norma Cossetto, la giovane studentessa insignita anche della Medaglia d’oro al valore civile. Spero che non ci sia nessuna correlazione con questo fatto della targa trafugata, avvenuto a Vigarano". Il circolo di Vigarano, con la deposizione della targa, era stato pioniere di quella lunga battaglia anche a livello costituzionale, in ricordo e onore dei connazionali caduti. Poi l’annuncio: "Rifaremo al più presto un’altra targa e la ricollocheremo nello stesso posto – annuncia Spath –. Un gesto così vile non ci ferma". Sulla vicenda è intervenuto anche il coordinatore provinciale di Fdl Mauro Malaguti: "Moni Ovadia, direttore del nostro teatro comunale, che in diverse occasioni ha sottolineato la secondo lui mancanza di cultura della destra ora, può assistere da casa nostra agli effetti di retaggi ideologici ereditati invece da una certa ‘cultura’ di sinistra. Sono convinto che gli autori del gesto non appartengano ad alcun partito, ma siano semplici teppisti mossi da una incolmabile ignoranza. Comunque, dato l’importante ruolo culturale che il direttore ricopre, mi aspetto una sua pubblica condanna nel merito". "Gesto da condannare fermamente, la storia e la memoria vanno rispettate", così Davide Bergamini (Lega Salvini premier) sulla targa scomparsa a Vigarano.

Claudia Fortini