In via Kennedy attivo un defibrillatore pubblico salva vita. Ieri è stato inaugurato il primo dei 29 dispositivi previsti nell’ambito del progetto ‘Ferrara città Cardioprotetta’. Il primo Dae, collocato in via Kennedy (nei pressi della fermata dell’autobus), è quello donato dai due Rotary Club, Ferrara e Ferrara Est (Rotary Club Ferrara Est, presidente Paolo Govoni e Rotary Club Ferrara presidente Adele Del Bello). Il progetto ‘Ferrara città Cardioprotetta’ è iniziato il 24 gennaio con la firma, da parte di Comune di Ferrara e Ausl dell’accordo d’intesa ed è poi continuato con la serata di beneficenza del 3 aprile scorso ‘DefibrilliAMO Ferrara’. L’obiettivo del progetto era quello di collocare 25 defibrillatori in città e nelle frazioni ma, grazie alla generosità di imprese, associazioni e privati, il numero è salito a 29. L’inaugurazione del dispositivo alla presenza del vicesindaco Nicola Lodi, l’assessore ai servizi sociali Cristina Coletti, dei tecnici comunali incaricati all’installazione dei dispositivi, dei presidenti dei due Club Adele del Bello e Paolo Govoni, del responsabile del 118 Ausl Ferrara Maurizio Giacometti e del responsabile infermieristico del 118 Ausl Ferrara Marco Orioli. "Un po’ di concretezza – ha sottolineato Lodi – per diventare città Cardioprotetta, abbiamo completato tutto il progetto, stilato una convenzione per la manutenzione ed installazione. Un dispositivo con gli standard previsti e sarà collegato al 118". L’assessore Cristina Coletti ha aggiunto: "Si tratta di un servizio concreto per i nostri cittadini, tutto questo per rendere la città davvero sicura". La manutenzione dei dispositivi, infatti, è in capo al Comune di Ferrara, mentre il controllo settimanale sul corretto funzionamento dei DAE verrà eseguito dagli operatori Ausl. "L’inaugurazione dimostra che, quando si lavora in sinergia per ottenere dei risultati, si arriva all’obiettivo. E’ stato un lavoro complesso, ma questa è solo il primo dei tanti defibrillatori che verranno installati in tutto il territorio", ha spiegato Paolo Govoni. I Dae sono collocati in teche riscaldate e riposti in totem, a protezione dagli agenti atmosferici e per la conservazione del perfetto funzionamento, presentano caratteristiche che li rendono utilizzabili agevolmente da tutti i cittadini, anche da chi non ha fatto corsi di Primo Soccorso. I DAE analizzano il ritmo e hanno una funzione vocale che guida il cittadino nell’erogazione dello shock. Le piastre sono compatibili anche per i soggetti in età pediatrica.
Mario Tosatti