Un carabiniere e uno strano omicidio. I misteri di ‘Sunt lacrimae rerum’

All’Ariostea il libro di Alessandra Mancini e Marco Boni ambientato a Ferrara

Un carabiniere e uno strano omicidio. I misteri di ‘Sunt lacrimae rerum’

All’Ariostea il libro di Alessandra Mancini e Marco Boni ambientato a Ferrara

Sono ambientate a Ferrara le indagini sullo strano caso di omicidio raccontato nel libro di Alessandra Mancini e Marco Boni, dal titolo ‘Sunt lacrimae rerum’ (Forlì, Nolica Edizioni, 2024), che oggi alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea (via Scienze 17).

Dialogheranno con gli autori Nicoletta Zucchini e Gloria Bucchi. Arturo Pareschi è un capitano dei carabinieri di cinquant’anni, allontanato da Roma per la presunta responsabilità nella morte di un bambino che ne ha compromesso la carriera, la serenità e la vita sentimentale. Giunto da poco a Ferrara si trova a dover risolvere un caso di omicidio che lo vede coinvolto da vicino. La vittima, una giovane donna, solo pochi giorni prima della morte, aveva vissuto una fugace notte di sesso con lui. Ad accrescere l’atmosfera inquietante del delitto, il cadavere della giovane è rinvenuto all’interno di un pentacolo nel rudere abbandonato del vecchio manicomio infantile di Aguscello.

Un romanzo corale e credibile nel quale il capitano avrà a che fare con figure enigmatiche che si muoveranno sul sottile confine che separa la collaborazione dalla colpevolezza: Valentina, padre Gabriele, anche se tutto sembra ruotare attorno alla villa dei conti Paternò e al restauro di un inquietante dipinto dell’Ottocento siciliano.