LUCIA BIANCHINI
Cronaca

Un balletto di prezzi. L’onda del grande caldo, lievitano frutta e verdura: "Non si taglia sulla qualità"

Rincaro delle ’quotazioni’ nelle cassette, i commercianti: "Effetto domino sulla filiera". E i clienti fanno i conti con la freschezza: "In tavola prodotti doc anche se la spesa è maggiore".

Un balletto di prezzi. L’onda del grande caldo, lievitano frutta e verdura: "Non si taglia sulla qualità"

Rincaro delle ’quotazioni’ nelle cassette, i commercianti: "Effetto domino sulla filiera". E i clienti fanno i conti con la freschezza: "In tavola prodotti doc anche se la spesa è maggiore".

In un periodo in cui forti sono i rincari per tutti i prodotti alimentari, non fanno eccezione frutta e verdura. Prezzi che alla fine vanno a condizionare le scelte dei clienti che stringono la cinghia, tolgono dal menù qualche prodotto o magari puntano sulla qualità. Molto spesso si sceglie di non rinunciare ad un buon prodotto, preferendo però acquistare una quantità minore di cibo, onde evitare gli sprechi e dare una stretta di mano al risparmio.

"I prezzi sono alti – riconosce Andrea Lupo, che sta facendo acquisti insieme al figlio nonostante la calura estiva che non vuole saperne di lasciare la pianura padana – non ho fatto caso a rincari particolari, semplicemente sto attento, scelgo meglio, diminuisco la quantità ma non certo la qualità". Della stessa idea è anche Fabio Bonesi. "Guardiamo più alla qualità – sottolinea – a portare in tavola qualcosa che ci piaccia, anche se il prezzo è più alto la frutta e verdura che mangiamo vogliamo che sia buona". A rilevare rincari nei suoi acquisti è l’esercente Silvia Martellozzo della cooperativa Patfrut, che ha la vetrina in piazza Castello. "Il rincaro c’è, il prodotto ha sicuramente risentito di questo grande caldo. Pesche, meloni, frutta estiva necessitano di molta irrigazione e c’è meno produzione e per questo il prezzo aumenta. I clienti ora comprano giorno per giorno quel poco che serve loro, non più un chilo, ad esempio di pesche, alla volta, ma quattro o cinque, in modo da non buttare via nulla". Apre le braccia Paolo, cliente di Patfrut, perché frutta e verdura a suo avviso, sono un acquisto necessario, a prescindere dal prezzo. "Si guarda dove costa meno ma l’acquisto è inevitabile, sono prodotti che servono", sottolinea. "La frutta fresca che sai provenire da campagne locali è effettivamente un po’ aumentata – è l’esperienza di Andrea Cazzola, che incontriamo mentre porta via due cassette di pomodori–, ma non così tanto da frenare l’acquisto. I prezzi hanno subito un rincaro rispetto allo scorso anno, poi dipende dal prodotto. E chiaramente il prodotto di qualità più alta ha un prezzo maggiore rispetto a derrate a prezzi stracciati, ma di qualità inferiore. Questo non vale però solo per la frutta e la verdura, ma per tutti i generi alimentari".

"Non abbiamo riscontrato aumenti di prezzo rispetto allo scorso anno – spiega Giorgio de ’Le delizie pronte in tavola’ di via della Canapa –, questo perché frutta e verdura sono di nostra produzione e vanno direttamente dal produttore al nostro punto vendita, poi perché cerchiamo comunque di fare dei prezzi equi. La nostra clientela è affezionata, siamo arrivati a più di seimila clienti". "Siamo nel pieno della produzione della frutta estiva – continua l’esercente mostrando una anguria –, meloni e cocomeri, abbiamo avuto una qualità eccellente ed una produzione abbondante. Non abbiamo riscontrato mancanze nei quantitativi, si vende un po’ meno la verdura visto il grande caldo, ma sappiamo che riprenderemo in autunno, in particolare con le zucche, che stiamo già producendo. Fatichiamo a rapportarci con il mercato all’ingrosso perché cerchiamo di confrontarci con la grande distribuzione, ma anche con i consumatori. Obiettivo è quello di far risparmiare i clienti ma essere comunque ricompensati".