MARIO BOVENZI
Cronaca

Ultimo saluto a Francesco. La carica dei giovani a Roma. E sul mare suonano le sirene

Nella capitale 120 adolescenti della nostra diocesi per il giubileo, molti hanno seguito il funerale. L’inchino dei pescatori, allo scoccare delle 9,45, nei porti di Goro, Gorino e Porto Garibaldi.

Nella capitale 120 adolescenti della nostra diocesi per il giubileo, molti hanno seguito il funerale. L’inchino dei pescatori, allo scoccare delle 9,45, nei porti di Goro, Gorino e Porto Garibaldi.

Nella capitale 120 adolescenti della nostra diocesi per il giubileo, molti hanno seguito il funerale. L’inchino dei pescatori, allo scoccare delle 9,45, nei porti di Goro, Gorino e Porto Garibaldi.

Oltre cento adolescenti partiti dalle parrocchie della nostra diocesi per il Giubileo si sono trovati a vivere, tra le piazze e strade di Roma, i giorni tristi dell’addio a Papa Francesco. Erano 120, giovanissimi. Alcuni di loro tra i 12 e i 14 anni. Il lutto li ha colpiti, all’improvviso, quando già si trovavano nella capitale. E molti di loro hanno cercato di seguire l’ultimo saluto al Papa della gente, in una città diventata lo specchio del mondo, oltre 250mila persone ai funerali, i grandi della terra a capo chino. Come i pescatori, molto legati a Bergoglio, che ieri sotto un cielo cupo, nuvole dense di pioggia sul mare, hanno fatto suonare le sirene delle loro barche. Oltre 1500 imbarcazioni, nei porti di Goro, Gorino e Porto Garibaldi. "L’inchino del mare", le parole commosse di Vadis Paesanti, vicepresidente regionale FedagriPesca Confcooperative Emilia Romagna, sulla banchina del molo di Goro, più grigia sotto il peso della tristezza.

Nella chiesa della Sacra Famiglia, guidata da monsignor Marco Bezzi, giovedì sera è stata celebrata una veglia funebre. "Anche dalla nostra parrocchia sono partiti per Roma alcuni adolescenti per il giubileo, avranno cercato di seguire l’ultimo saluto al Pontefice in una città dove sono arrivati 250mila cittadini da tutto il mondo per il suo funerale. Noi abbiamo pregato, in tutte le parrocchie ci sono state messe in suffragio così come ha chiesto la diocesi". Diocesi che ha celebrato la veglia venerdì sera nella cattedrale. Anche dai paesi i fedeli hanno raggiunto Roma, treni e corriere, posti esauriti, convogli speciali per un evento che ha scosso il mondo. Da Comacchio una delegazione è partita alcuni giorni fa – zainetti, borse e preghiere sul Freccia Rossa –, per salutare Francesco, in fila per vederlo ancora un’ultima volta. Anche nel duomo di Comacchio, basilica concattedrale di San Cassiano, è stata officiata una veglia funebre, sempre venerdì sera. Ha celebrato il rito don Guido Catozzi, a fianco a lui gli altri sacerdoti. E’ il dolore il filo che unisce paesi e campanili, municipi e piazze. Anche dalla parrocchia di Sant’Agostino, il sacerdote è don Michele Zecchin, sono partiti per Roma. Per un tributo al Papa, tributo che ha unito le celebrazioni per la festa del 25 aprile che si sono svolte in città e in provincia. I sindaci, la fascia tricolore, hanno ricordato Francesco, chiesto sobrietà nell’80° anniversario della Liberazione. Le bandiere a mezz’asta.

Risuonano ancora le sirene nei porti, un minuto che sembra non finire mai. La manifestazione è stata organizzata in tutta Italia da Federpesca, Alleanza delle Cooperative Italiane, Coldiretti Impresa Pesca, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Pesca. Ma nella Sacca, le vongole e il futuro dei pescatori falcidiati dal granchio, quel suono sembra commuovere ancora di più. Qui don Stefano Silvestri, a capo della parrocchia di Santa Maria delle Grazie di Goro e di quella della Beata Vergine della Mercede, a Gorino, prese il mare e lanciò una corona di fiori tra le onde per chiedere un aiuto contro il flagello che in questi giorni – le temperature salgono, la speranza è solo un filo – si è risvegliato, a tentare l’assalto ai pochi allevamenti che ancora resistono, circondati da recinzioni che il granchio blu riesce a volte a valicare. "E’ stato per noi il nostro Papa", dice Paesanti. " Ha sempre dimostrato – aggiunge – una profonda vicinanza al settore, riconoscendo nei pescatori valore professionale, umano e ambientale. Il Pontefice ha sottolineato il ruolo delle marinerie nella salvaguardia del mare e delle tradizioni. Ciao Francesco, il tuo sorriso mentre prendiamo il mare".