Turisti in fila per vedere i capolavori. L’autunno del Fai è un successo

Porte aperte a Palazzo Giulio d’Este (prefettura), Chiesa di San Paolo e Basilica di San Giorgio fuori le mura. Protagonisti gli studenti, che hanno fatto da guida. Mobilitati centinaia di volontari. "Grande entusiasmo" .

Turisti in fila per vedere i capolavori. L’autunno del Fai è un successo

Altissima la partecipazione all’iniziativa del Fai

Ancora una volta un successo, basta questa parola per tracciare il bilancio delle Giornate Fai di Autunno, in scena l’ottava edizione. Un sabato e domenica in fila per vedere i nostri capolavori. Turisti, famiglie, comitive davanti al Palazzo di Giulio d’Este, sede della prefettura. Ancora file per visitare altri due gioielli del nostro patromonio, tributo al sacro. Porte aperte in questi due giorni anche nella Chiesa di San Paolo e la Basilica di San Giorgio fuori le mura. Visibile la soddisfazione nei volontari, nei ragazzi che hanno fatto da cicerone, inedità veste che da studenti li ha trasformati in maestri, lungo gli itinerari dell’arte e della cultura. E, la ripetizione sarà scusata, è stata ancora un successo la collaborazione dell’istituto di istruzione superiore Aleotti con il Fai. Obiettivo, coinvolgere i ragazzi, i giovani. Due giorni con assoluto protagonista il bello. In tutte le regioni, 700 luoghi d’arte, storia e natura insoliti e poco conosciuti hanno aperto le porte al pubblico in 360 città.

Tutto questo grazie al Fai, ad un esercito di volontari che hanno come bandiera l’entusiasmo. L’itinerario ferrarese è iniziato dal Palazzo di Giulio d’Este, a passo a passo con gli apprendisti ciceroni dell’istituto Aleotti. A guidare le visite alla chiesa di San Paolo e agli affreschi del Chiostro Grande c’erano i volontari Fai della delegazione di Ferrara. San Giorgio è la prima Cattedrale di Ferrara, è collocata nel territorio del primo insediamento della città e di lei si hanno notizie dal 657. Evento collaterale si è svolto nella Basilica di San Giorgio, una sera al suono dell’organo con il maestro Luigi Locatelli, in occasione della raccolta fondi.