FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Truffe a raffica. Sei raggiri sventati, ma uno va a segno. Spariti undicimila euro

Nei giorni scorsi i malviventi hanno colpito in serie tra città e provincia. Si sono spacciati per tecnici, avvocati o amici di un parente in difficoltà. La sensibilizzazione funziona, la maggior parte non finisce nella rete.

Truffe a raffica. Sei raggiri sventati,  ma uno va a segno. Spariti undicimila euro

Truffe a raffica. Sei raggiri sventati, ma uno va a segno. Spariti undicimila euro

Falsi tecnici, sedicenti avvocati e impiegati fasulli sembrano avere sempre meno presa, anche tra le cosiddette ‘fasce deboli’. I tentativi di truffa ai danni di anziani non accennano a calare. Ma ciò che fortunatamente diminuisce è il numero di potenziali vittime che ci cascano. Ne è una prova quanto accaduto appena due giorni fa, quando tra Ferrara e provincia sono stati tentati ben sette raggiri, sei dei quali sventati dalle stesse vittime designate. Un segno che la sensibilizzazione capillare e martellante svolta da amministrazioni e forze dell’ordine funziona. Ma torniamo alla cronaca. Sette, si diceva, le truffe segnalate nei giorni scorsi ai carabinieri. Nel mirino dei malviventi sono finiti quattro donne e tre uomini, tutti tra i 75 e gli 87 anni. Sei di loro hanno avuto l’accortezza di ricordare quanto spiegato dagli stessi carabinieri nel corso delle varie campagne informative e hanno evitato di consegnare denaro o comunque di fornire ai malfattori un appiglio per portare a termine il loro colpo.

In un solo caso, purtroppo, la truffa è andata a segno. E il danno è stato notevole. Protagonista suo malgrado è stato un pensionato al quale il truffatore di turno aveva riferito al telefono che il nipote era gravemente malato e aveva bisogno di denaro per cure ospedaliere urgenti. L’anziano ha creduto al racconto e ha consegnato gioielli e denaro a chi gli aveva teso la trappola, passato di persona a ritirare quanto necessario – a suo dire – per garantire al congiunto l’assistenza medica necessaria. Il malfattore è così fuggito con un bottino di oltre undicimila euro. Solo quando la vittima ha verificato con i familiari le effettive condizioni del nipote si è reso conto di essere stato vittima di una delle truffe più classiche. Gli altri sei episodi si sono verificati tra Ferrara, Argenta, Codigoro e Comacchio. Le tecniche sono state le più svariate, anche se rientrano nel novero di quelle più ricorrenti. Dal finto incidente di un parente agli altrettanti fasulli ricoveri o arresti per i quali è necessaria una somma di denaro per sbloccare la situazione. In un caso i truffatori si sono spacciati per operatori dell’Ausl e del Comune che dovevano eseguire un controllo sull’acqua potabile all’interno dell’abitazione. L’anziano li ha inizialmente fatti entrare ma poi li ha convinti ad allontanarsi spiegando di non avere soldi e preziosi.

L’esito degli ultimi sei colpi dimostra quindi l’efficacia degli incontri di sensibilizzazione organizzati su tutto il territorio. La campagna messa in atto dai carabinieri, fanno sapere dal comando provinciale, "ha permesso di rendere più consapevoli i cittadini, potenziali vittime, che trovatisi di fronte alla situazione reale si sono immediatamente resi conto del tentativo di truffa e hanno reagito secondo le indicazioni fornite nelle conferenze, non facendo quindi accedere gli sconosciuti in casa e non consegnando loro denaro o altri valori e contattando tempestivamente il 112, che ha inviato le pattuglie più vicine".