CRISTINA RUFINI
Cronaca

Trovato morto sul tetto a Ferrara: era salito dopo la grandinata di luglio

Si ipotizza che Gabriele Bianchini, 83 anni, sia salito sulla copertura per ripararla. Il pm Barbara Cavallo ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia

Tragedia e orrore a Ferrara: trovato morto dopo un mese

Tragedia e orrore a Ferrara: trovato morto dopo un mese

Ferrara, 1 settembre 2023 – Un tragedia della solitudine più estrema. Il corpo senza vita di Gabriele Bianchini, 83 anni, è stato trovato nel tardo pomeriggio di giovedì sul tetto della sua abitazione, in via Argenta a Monestirolo. Su quel tetto potrebbe essere rimasto addirittura per più di un mese. Forse da poco dopo la grandinata dello scorso 22 luglio. A conclusione dei primi accertamenti dei carabinieri, una ipotesi potrebbe essere quella che porta l’anziano a salire sul tetto pochi giorni dopo la grandinata che ha provocato danni anche nella frazione a 15 chilometri di distanza dal capoluogo.

Chissà, forse Bianchini una volta tornata la calma è salito sul tetto per capire se poteva intervenire direttamente lui – lo farebbero capire alcune tracce trovate nelle vicinanze del corpo – e magari è caduto ed è morto. Oppure ha avuto un malore che gli è stato fatale. Ed è rimasto lì, nascosto agli occhi di tutti. Anche dalla curiosità di sapere perché di quell’anziano si erano perse le tracce. Mentre lui era immobile su quel tetto che è stata la sua prima bara per, probabilmente, più di un mese.

Le indagini

Certo al momento si tratta di ipotesi investigative che dovranno trovare conferme negli accertamenti che il sostituto procuratore di turno, Barbara Cavallo, ha disposto o disporrà nelle prossime ore, a seguito dell’apertura di un fascicolo d’inchiesta. Partendo dall’autopsia che dovrà essere eseguita sul cadavere di Bianchini, per accertare l’esatta causa del decesso, e capire anche il momento in cui è avvenuto. Il corpo era in avanzatissimo stato di decomposizione, anche in considerazione del fatto che per settimane è stato esposto a temperature piuttosto elevate, dopo il temporale che potrebbe essergli costato la vita. A una ricognizione esterna del corpo non sarebbero state riscontrate ferite o contusioni tali da far presupporre l’intervento di terze persone, ma per poterlo dire con certezza, bisogna attendere i risultati dell’autopsia.

L’allarme

La richiesta di intervento ai carabinieri è partita ieri poco dopo le 19 quando un vicino di casa, dalla sua finestra, ha notato qualcosa sul tetto dell’abitazione di Bianchini, da dove lui peraltro non era più stato visto uscire. A quel punto militari dell’Arma e vigili del fuoco sono arrivati in via Argenta, davanti a un fazzoletto di case, tra le quali è racchiusa l’abitazione di Bianchini, all’interno di un cortiletto. Quando i pompieri sono arrivati nel punto dove era stato avvistato, si sono trovati davanti un corpo in avanzato stato di decomposizione. Sul luogo sono arrivati anche i sanitari, ma la situazione era ben chiara fin da subito. Il cadavere è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale Sant’Anna di Cona, dove nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia.