"Grazie Lino", il titolo della serata che si svolgerà venerdì al teatro Arena di Codigoro. E’ stata preparato da alcuni amici per l’indimenticato Lino Telloli, per ricordarlo a 7 mesi dalla scomparsa. Ieri mattina il sindaco Alice Sabina Zanardi si è detta entusiasta. "Quando mi proposero di fare questo tributo a Lino – le sue parole – a cui il Comune, proprio per l’alto valore, assegnò, durante la fiera di Santa Croce di qualche anno fa, un riconoscimento, lo scorso ottobre gli intitolò la sede del Gad. All’età di 96 anni, qualche mese prima di morire, stava progettando tantissime iniziative". Alessandro Pasetti, che condurrà la serata, ha sottolineato che "nel nome di Lino si siano ritrovate quasi trenta persone, anche da lontano, per portare un ricordo". Il presidente del Gad "Amici del Teatro" Dante Lanzoni ha ricordato aneddoti e come "fosse un gentiluomo che ha fondato il Gad, il premio di poesia nazionale Caput Gauri, giunto alla 38ª edizione, con ospiti come Dacia Maraini, Sergio Zavoli, Pupi Avati e tanti altri, ma anche il Festival della canzone. Nel suo nome si sono ritrovati gli "Enti Locali", un gruppo di musicisti fra i quali milita il famoso Marco Negri, autore della canzone "Getta le tue reti pescatore" che Pierangelo Bertoli portò alla ribalta nazionale e in cui suonava anche l’altro figlio scomparso, Paolo che era un musicista e un poeta". Una serata che, anche con l’aiuto delle immagini, vorrà essere una rimpatriata, anche se non mancherà un pò di commozione. Parteciperanno come ospiti i ballerini del Jazz Studio Dance Giulia Perinati e Mattia Casadei, diretti dalla coreografa Silvia Bottoni. Ricordati anche grandi personaggi della vita culturale codigorese come Angelo Callegarini e Lea Pescarini, attori molto bravi, "la poesia non può – ha detto – essere disgiunta dal teatro", Lino Bondini che da dilettante divenne attore di fama nazionale e venne premiato in una rappresentazione teatrale che tenne al Centro Studi, poichè il teatro era in restauro, dallo stesso Telloli. Le famose veline che scriveva, con la sua Olivetti lettera 32, e passava agli attori per coinvolgerli, l’inclusione dei due gruppi teatrali che esistevano 20 anni fa nell’attuale Gad, il simpatico appellativo di Alberto Lupo, per la calda voce e l’innata signorilità. "Ho preso il testimone da due grandi persone come Lino Telloli e Giuliano Pestilli – ha ricordato Cesare Bornazzini, presidente del premio Caput Gauri – e ne sono onorato".
Claudio Castagnoli