
La 25ma edizione del pranzo organizzato da Leda Cavicchi a XII Morelli per raccogliere fondi per l’Airc è perfettamente riuscita
Con oltre 310 commensali, venerdì 25 aprile, la 25ma edizione del pranzo organizzato da Leda Cavicchi a XII Morelli per raccogliere fondi per l’Airc, è stata l’ennesima testimonianza che dal buio si può e si deve trovare la luce. "Abbiamo raccolto 7150 euro. Sono contentissima – dice la Cavicchi –, iniziai questo evento nel 2000 perchè fui colpita da un tumore, so bene cosa voglia dire e finchè avrò salute, continuerò ad aiutare la ricerca perchè ce n’è davvero tanto bisogno". Da un momento buio, quindi dalla malattia, è nata una rinascita.
"Si pensa sempre che queste cose succedano agli altri ma poi scopri che gli altri sei tu – racconta –. Prima era arrivata la rabbia anche di non poter avere un futuro, ho iniziato subito la cura e nel contempo ho frequentato ospedali, vedevo bambini, ho incontrato tanta gente e tanta non c’è più, sono guarita e mi sono detta che dovevo fare qualcosa. Ho cominciato con pochissimi amici, adesso c’è un gruppo eccezionale".
E il forte messaggio. "Mai darsi per vinto e soprattutto è importante andare a fare controlli ed esami, perché se trovano qualcosa, è lì che sei fortunato perchè non è tardi e oggi ci sono le cure – prosegue –. Merito della ricerca, che dobbiamo però aiutare sostenendola economicamente". Impegno, missione che a novembre ha visto insignire Leda Cavicchi del Cavalierato e durante il pranzo, anche la consegna del certificato di iscrizione tra i soci dell’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
"Il Cavalierato non me l’aspettavo – conclude –, un’onorificenza che non è solo mia ma che voglio condividere con tutti coloro che in questi anni mi stanno aiutando. Sento la vicinanza di tutti in questa missione, non solo di chi è presente all’evento. Sono tanti infatti, che hanno dato il loro contributo, chi con donazioni, chi aiutando o offrendo i prodotti per preparare il pranzo, chi con il proprio lavoro volontario. E’ una grande famiglia che si è stretta attorno a questa missione e che cresce di anno in anno diventando una grande famiglia che vuole aiutare la ricerca. Sapere con questo piccolo gesto di poter dare aiuto alla ricerca e per questo, salvare la vita a qualcuno, è una cosa bellissima".
Presenti al pranzo anche Paola Peruffo, referente provinciale di Airc, e il sindaco di Cento Edoardo Accorsi. "Una giornata in cui si vede il bello della comunità – conclude il primo cittadino centese –. In questa giornata non solo si respira ma si tocca con mano una delle caratteristiche più belle della nostra comunità, che è la generosità, la solidarietà e la forza del volontariato. Certo, aiutati anche dalla guida straordinaria di Leda. I contributi per la ricerca sono fondamentali ed è giusto che ognuno faccia la propria parte.
La storia di Leda ci dice poi che molto spesso dal dolore e dalle fragilità escono delle storie di resilienza e di resistenza straordinarie. Il valore delle testimonianze di chi ha vissuto purtroppo sulla propria pelle questa esperienza è molto potente, perché ti chiama alla responsabilità e quindi a voler fare il proprio piccolo ma importante pezzettino".
Laura Guerra