Esposizioni, cineforum, concerti, vinyl djset, dibattiti e vintage market. Tutto questo nella tre giorni tra passato e presente del mondo underground per immaginare il futuro. Dal 1 al 3 novembre, Factory Grisù ospita il ‘Subculture Festival’, un’esplorazione dell’universo delle culture giovanili della seconda metà del Novecento. L’espressione subculture, o sottoculture, giovanili, designa quei movimenti sociali e musicali – come i mod, i rocker, gli skinhead, i punk – che hanno segnato la storia della popular music del mondo occidentale nel suo complesso. Tra le presenze al festival citiamo Oderso Rubini, fondatore dell’Italian Records, etichetta musicale che ha pubblicato importanti gruppi della scena alternativa italiana, Fabrizio Barile, fotografo e testimone della scena punk e skin, e Marco Biancardi. Inoltre, sarà presente il fotografo Stefano Guindani, che, assieme a Luca Buonaguidi, presenterà in anteprima il progetto Freedom, un affresco della scena underground italiana dagli anni ’60 ad oggi. Il festival è stato presentato ieri mattinata, un appuntamento organizzato dal collettivo Beat Boat con la collaborazione di Factory Grisù e di Hangar Birrerie, alla presenza degli organizzatori Marco Fiorio, Antonio Dondi, Stefano Ciuffo e Andrea Silandri, il direttore Consorzio Factory Grisù, Alessio Papa. "Il Festival propone un viaggio-studio socio-antropologico – hanno spiegato gli organizzatori – pensato e guidato dall’esperienza accumulata in quasi 50 anni. Abbiamo cercato di portare uno sguardo doverso, un’inedita prospettiva utile a scardinare la vulgata dei mitici anni ’80". I tre giorni vedranno i concerti di The Bang, band ferrarese che miscela beat, garage, soul e sixties, e di Beat Boat Combo, band nata dagli Strike e naturale conseguenza del progetto Beat Boat. Ma anche un nutrito gruppo di DJ: Marco Fiorini, Renato Traffano, Giorgio Giovannini, Andrea Benedetti, Silvia Saraceni, Stefano Panzera e Giampolo Martelli. Sarà inoltre allestita la mostra ’Moro’s not dead’, grazie all’archivio e alla conoscenza di Fabrizio Barile. I pomeriggi del 2 e del 3 novembre sono dedicati ai film ‘Northern Soul’ di Elaine Constantine e ‘24 Hour Party People’ di Michael Winterbottom. Il 2 novembre, alle 11, il festival diventa il palcoscenico per il Palestine Cinema Days Around the World ‘24, iniziativa promossa da Aflamuna, un’organizzazione di artisti e filmmaker impegnati contro la disumanizzazione dei civili vittime della guerra, e realizzata in collaborazione con Emergency Ferrara. Completano la proposta le azioni performative di Two Tone, la selezione musicale dei dj set, la realizzazione live del film corto documentario sul festival a cura di Pulled Pork Production, il Vintage market e il Barber Saloon di Barbieri a mano libera la domenica mattina.
CronacaTre giorni di ’Subculture Festival’. Musica e atmosfere underground