REDAZIONE FERRARA

Tragico volo dal ponteggio. Operaio morto dopo la caduta. Tre imputati davanti al giudice

È fissata per il 28 gennaio l’udienza preliminare per l’infortunio sul lavoro di Borgo Punta. A rispondere del decesso del manovale l’appaltatore e i titolari delle ditte subappaltatrici. .

È fissata per il 28 gennaio l’udienza preliminare per l’infortunio sul lavoro di Borgo Punta. A rispondere del decesso del manovale l’appaltatore e i titolari delle ditte subappaltatrici. .

È fissata per il 28 gennaio l’udienza preliminare per l’infortunio sul lavoro di Borgo Punta. A rispondere del decesso del manovale l’appaltatore e i titolari delle ditte subappaltatrici. .

Sono tre gli imputati che dovranno rispondere davanti al giudice per la morte di Miz Mohamed Fawzi, l’operaio egiziano di 36 anni deceduto nel maggio del 2022 dopo un volo di 17 metri mentre lavorava su un ponteggio in via Borgo Punta. L’accusa formulata dal pubblico ministero Isabella Cavallari è concorso in omicidio colposo. Sotto la lente della procura sono finiti il responsabile dell’azienda che aveva ricevuto in appalto diretto i lavori per il Superbonus in quel condomionio alla prima periferia della città e i due legali rappresentati delle aziende subappaltatrici, entrambe gestite da cittadini stranieri. L’udienza davanti al gup Adrena Migliorelli è fissata per il 28 gennaio. In quella sede gli imputati (difesi dagli avvocati Marica Barboni, Paolo Loberti e Francesca Storai) potranno scegliere se ricorrere a un rito alternativo o se discutere l’udienza preliminare.

L’inchiesta. L’egiziano era dipendente di una ditta di Baricella, in provincia di Bologna, paese in cui abitava. Secondo quanto ricostruito in fase di indagine, era impegnato a smontare le impalcature che erano state utilizzate per le opere di ristrutturazione di quel condominio di via Borgo Punta. Per Fawzi sarebbero dunque stati gli ultimi giorni di lavoro lì, considerando che il cantiere stava per chiudere: tolti i ponteggi, l’appalto si sarebbe concluso. Le attenzioni della procura, che ha subito aperto un’inchiesta sulla morte del manovale, si sono concentrate sulle misure di sicurezza adottate nel cantiere che venne posto sotto sequestro giudiziario dopo l’infortunio mortale. In particolare, la lente degli inquirenti si strinse sull’imbracatura e sulla corda che avrebbero dovuto salvare la vita al 36enne in caso di caduta. Oltre ai minuziosi rilievi sul cantiere, che rimase sequestrato per alcuni giorni dopo il tragico volo, gli inquirenti avevano ascoltato una serie di persone, con lo scopo di ricostruire l’accaduto in ogni minimo dettaglio. L’obiettivo era capire cosa ci fosse all’origine della caduta che spazzò via la vita dell’operaio che di lì a qualche giorno avrebbe lasciato quel cantiere.

L’incidente. La tragedia si è consumata il 10 maggio del 2022 a Borgo Punta. Quando i sanitari del 118 arrivarono sul luogo, chiamati dopo la caduta del lavoratore, per Fawzi ormai non c’era più niente da fare. Troppo gravi le lesioni riportate nell’impatto col suolo. Dopo lunghe indagini, qualche mese fa il pm aveva chiuso le indagini e inviato l’avviso alle parti. Ne è seguita la richiesta di rinvio a giudizio. Il caso comparirà quindi a fine mese davanti al giudice.

Federico Malavasi