MATTEO RADOGNA
Cronaca

Tragedia nell’isola di Tenerife. Precipita col parapendio tranciato dall’alta tensione

La vittima (60 anni), viveva ad Argenta e lavorava a Conselice, dove gestiva un negozio. Ha toccato i fili elettrici prima dello schianto. Era in compagnia di altre nove persone.

La vittima (60 anni), viveva ad Argenta e lavorava a Conselice, dove gestiva un negozio. Ha toccato i fili elettrici prima dello schianto. Era in compagnia di altre nove persone.

La vittima (60 anni), viveva ad Argenta e lavorava a Conselice, dove gestiva un negozio. Ha toccato i fili elettrici prima dello schianto. Era in compagnia di altre nove persone.

Finisce contro i cavi elettrici con il parapendio e si schianta a terra sulla strada per la spiaggia Benijo a Santa Cruz di Tenerife. La vittima è Stefano Venturi, 60 anni, piccolo imprenditore di Argenta, nel Ferrarese. L’incidente è avvenuto domenica scorsa poco prima delle 15: Venturi faceva parte di un gruppo di nove persone, tutte italiane, che stavano praticando parapendio nella zona. Con lui pare ci fosse anche un parente. Sul posto si sono attivati personale sanitario, che ha confermato il decesso, forze dell’ordine e Protezione civile. Un testimone oculare che si trovava sul luogo dell’incidente, Manfredi Roesler Franz, ha assistito suo malgrado alla tragedia. "Ho visto che stavano atterrando uno dietro l’altro sulla spiaggia", ha raccontato al telefono, "poi, all’improvviso, ho sentito un boato fortissimo".

Secondo quanto ha visto da una distanza ravvicinata, il parapendio dell’uomo deceduto è stato ’tranciato’ da dei cavi elettrici che passano in parallelo alla spiaggia, mentre anche lui stava compiendo una manovra di atterraggio. "Le altre persone del gruppo sono passate sopra il mare, mentre lui, non si è capito perché, è passato proprio dal lato in cui ci sono i fili elettrici", ha aggiunto Roesler Franz. Subito dopo la caduta, aggiunge questo testimone oculare, un gruppo di infermiere che si trovava presso la spiaggia ha provato a fornirgli assistenza medica d’urgenza. I massaggi cardiaci praticatigli per diversi minuti, fino all’arrivo dei soccorsi, non sono però stati sufficienti a salvargli la vita.

Il vice consolato di Arona, in stretto contatto con la Farnesina, sta prestando la massima assistenza ai famigliari dell’italiano deceduto, anche per il disbrigo delle pratiche per il rientro in Italia della salma del connazionale. Venturi abitava con l’anziana mamma, nella frazione San Biagio di Argenta. Ultimo di sei fratelli Venturi era un apprezzato installatore e manutentore di antenne ed impianti audio-televisivi. Era titolare e gestore di un negozio a Conselice nel Ravennate. A San Biagio nel Ferrarese, Venturi, quasi ogni giorno, accompagnava in chiesa la madre, ultranovantenne, a pregare ai piedi della statua della Madonna. L’uomo era molto esperto nel parapendio, al punto di insegnarlo ai giovani, che si affacciavano a questo sport. La notizia della sua scomparsa si è diffusa in brevissimo tempo fra gli amici e un’onda di ricordi e affetto ha inondato i social.