CLAUDIO CASTAGNOLI
Cronaca

Tracce di un’antica strada romana

Si è tenuto ieri pomeriggio al Palazzo del Vescovo, l’incontro pubblico "Codigoro in età antica: le attività del Gruppo Archeologico...

L’incontro pubblico per fare conoscere il ritrovamento storico

L’incontro pubblico per fare conoscere il ritrovamento storico

Si è tenuto ieri pomeriggio al Palazzo del Vescovo, l’incontro pubblico "Codigoro in età antica: le attività del Gruppo Archeologico Ferrarese (Gaf) e la riscoperta del miliario di Pontemaodino". Un momento per far conoscere e approfondire il ritrovamento ed il recupero del miliario romano di Pontemaodino avvenuto la scorsa estate, una riscoperta di un pezzo significativo della sua storia più antica. Il miliario, risalente al II secolo a.C., emerso all’interno di un fondo privato della famiglia Bison, è stato prelevato, il 12 agosto scorso, mediante un’operazione pianificata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio. Il reperto, del peso di circa 300 chili e costruito in trachite dei Colli Euganei, fu scoperto negli anni ’70 ,durante i lavori di escavo di un canale di scolo, ma solo recentemente è stato oggetto di un piano di valorizzazione storica. L’antica pietra miliare, che riporta un’incisione ben visibile con il nome del console Tito Annio, dimostra l’esistenza di una strada consolare che, nell’antichità, attraversava il territorio di Codigoro, rafforzando la consapevolezza del ruolo strategico che l’area rivestiva nei collegamenti tra Roma e il nord della nostra penisola. L’operazione di recupero si è resa possibile grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza, la famiglia Bison, il Gaf, il comune di Codigoro e la ditta Massarenti, per il prelievo e il trasporto del prezioso reperto. Attualmente, il miliario è custodito presso il complesso abbaziale di Pomposa, in attesa di restauro, ai fini della sua successiva musealizzazione. Nell’incontro la presidente del Gaf Letizia Bassi, il collega Liviano Palmonari e l’archeologa Flavia Amato hanno illustrato le attività del gruppo, le varie fasi della scoperta e l’importanza del miliaro. Il sindaco Alice Zanardi, assente per motivi personali, aveva espresso il proprio plauso per l’operazione. "Questo miliario rappresenta una testimonianza preziosa delle antiche vie di comunicazione che attraversavano il nostro territorio. Il nostro auspicio - afferma il primo cittadino - è quello che possa essere presto esposto, per permettere a cittadini e visitatori di conoscere un pezzo fondamentale della nostra storia. Ringrazio la famiglia Bison per la grande disponibilità mostrata, l’ex direttore della biblioteca comunale Daniele Rossi, contattato da don Piero Viganò e tutti coloro che hanno reso possibile una prossima visione del miliaro". cla. casta.