LAURA GUERRA
il Carlino: 140 anni di storia

"Tra storie, ricordi e nostalgia. Da sempre un rapporto profondo"

Il quotidiano non è solo un testimone silenzioso degli eventi, ma una voce che racconta, celebra, coinvolge. Le cui pagine, stampate con inchiostro e storie di vita hanno accompagnato la storia di Cento Carnevale d’Europa della famiglia Manservisi

Ivano Manservisi

Ivano Manservisi

Il quotidiano non è solo un testimone silenzioso degli eventi, ma una voce che racconta, celebra, coinvolge. Le cui pagine, stampate con inchiostro e storie di vita hanno accompagnato la storia di Cento Carnevale d’Europa della famiglia Manservisi. Il giornale lo ha raccontato, lo ha visto evolversi, ne è diventato parte integrante e nelle mani laboriose si è trasformato dando forma ai sogni in maschere.

"Quello tra il Cento Carnevale d’Europa e Il Resto del Carlino è un rapporto profondo che è iniziato con la nascita della manifestazione – dice il patron Ivano Manservisi (foto) – il giornale di riferimento è sempre stato il Resto del Carlino, tutt’ora il quotidiano più diffuso in Emilia Romagna. Si è creato un rapporto stretto, prima professionale poi è diventato come un parente. Ogni mia giornata parte con caffè e Carlino. Un rapporto che con il Carnevale va avanti da 36 anni ma che nasce ancora prima, negli anni ’70 quando organizzavo concerti. Ricordo Peter Gabriel, Jannacci, i Simple Minds, Pino Daniele, Vasco, Al Di Meola, Paco De Lucia e John McLaughlin, i tre più grandi chitarristi al mondo solo per citarne alcuni".

Un legame che ha accompagnato nei momenti più importanti della sua carriera di organizzatore, ma anche della sua vita. "Mi ha sempre seguito, anche a Rio quando abbiamo fatto lo storico gemellaggio tra carnevali – prosegue – ha raccontato dei tanti personaggi che sono arrivati a Cento con il Carnevale come l’arbitro Moreno, Dustin Hoffman e Ivana Trump ma anche nelle gare di ciclismo che ho organizzato e i match di pugilato. Anche in un momento per me molto triste com’è stato l’omicidio di mia sorella Viviana".

Un quotidiano che oltre ad essere storico media partner del Carnevale ne è diventato anche una preziosa componente costruttiva. "Come organizzatore mi ha aiutato molto avere sempre un quotidiano che mi ha seguito, è meraviglioso. Partnership che con la nostra famiglia è alla seconda generazione, confermata anche con l’entrata di mio figlio Riccardo al vertice dell’organizzazione del carnevale – dice Manservisi – quotidiano che è importante per l’anima del Carnevale, un legame profondo, il quotidiano parte integrante sotto tutti gli aspetti. Il mio augurio per i 140 anni de Il Resto del Carlino è che continui a mantenere la sua capacità di informare puntualmente, con serietà e positività, anche in un’epoca in cui i social stanno assumendo un ruolo sempre più preponderante – prosegue il patron – carta stampata che per me continua però a dare quell’esperienza unica di sfogliare un giornale e sentire l’odore dell’inchiostro, un piacere che non ha eguali".

Quotidiano legato anche a ricordi di gioventù. "Se penso al Carlino mi viene in mente quando negli anni Settanta si era a Bologna per cene o per eventi e si andava in stazione ad aspettare, a mezzanotte, l’uscita in edicola e tornare a casa con la copia del giornale – conclude – un rito che ora un po’ mi manca".

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