REDAZIONE FERRARA

Tra gli stand, la voce fuori dal coro: "Ecco perché non verrò più"

Paolo Pezziga, titolare de Il Beerbante, rinuncia alla Fiera di Cento per discrepanze nei costi e condizioni di partecipazione, rifiutando un trattamento ingiusto e poco trasparente

Paolo Pezziga, titolare de Il Beerbante, rinuncia alla Fiera di Cento per discrepanze nei costi e condizioni di partecipazione, rifiutando un trattamento ingiusto e poco trasparente.

Paolo Pezziga, titolare de Il Beerbante, rinuncia alla Fiera di Cento per discrepanze nei costi e condizioni di partecipazione, rifiutando un trattamento ingiusto e poco trasparente.

Cento (Ferrara), 10 settembre 2024 – Paolo Pezziga è il titolare de Il Beerbante, azienda parmense produttrice di birre, ed è una voce fuori dal coro, tra gli espositori della Fiera centese. Lui non verrà più.

"Mi hanno detto che se non mi fossi presentato non sarei più stato accettato in fiera per i prossimi 5 anni – racconta –, ma il punto è che, dopo quanto accaduto, sono io che non voglio più venire". E prosegue. "Mi ero proposto di partecipare alla Fiera come ormai faccio da diversi anni tramite un mio cliente, mi era stato mandato un modulo on line dove avevo capito di dover pagare 800 euro – inizia il racconto –. Sollecitavo l’invio del contratto e pochi giorni prima dell’evento mi è arrivata una mail che diceva che per partecipare dovevo pagare più del doppio. Ho fatto rimostranze per il costo eccessivo, a quel punto mi è stato detto che eravamo solo in due a vendere birra, tranquillizzandomi sul fatto che dunque avrei lavorato e mi hanno proposto anche uno sconto di qualche centinaia di euro. Ho accettato e dunque chiesto il contratto con la cifra aggiornata".

E ha preso informazioni. "Nel nostro mondo ci conosciamo praticamente tutti – prosegue –, così ho parlato con altri colleghi e sono venuto a sapere che anche gli altri avrebbero venduto birra a Cento, con prezzi e condizioni differenti. Così, viste le premesse ho scelto di stare a casa, per rimetterci il meno possibile. Quando mercoledì non mi sono presentato, mi è arrivata una telefonata arrabbiata e ho spiegato tutti i motivi per cui non ero venuto: mi è stata chiesta una cifra, vengo a sapere che al collega viene chiesto molto meno e scopro anche che sono in tanti a vendere la birra, a differenza di quanto mi era stato detto. Questo non è il modo abituale di operare, così non mi sono presentato".