JACOPO CAVALLINI
Cronaca

Tentò di uccidersi a Cona: "Così l’abbiamo salvata". Poliziotto e infermiere raccontano il dramma

In prefettura l’agente scelto e l’operatore socio sanitario eroi sono stati ricevuti per essere ringraziati di quel magnifico gesto .

In prefettura l’agente scelto e l’operatore socio sanitario eroi sono stati ricevuti per essere ringraziati di quel magnifico gesto .

In prefettura l’agente scelto e l’operatore socio sanitario eroi sono stati ricevuti per essere ringraziati di quel magnifico gesto .

Una stretta di mano e un ringraziamento, in attesa del riconoscimento ufficiale che arriverà nel corso delle prossime settimane. Ieri in Prefettura, il prefetto Massimo Marchesiello ed il questore Salvatore Calabrese, hanno accolto l’agente scelto Francesco Paolo Criscio e l’infermiere Giacomo Di Renzo, che il 19 settembre scorso hanno tratto in salvo una ragazza che aveva minacciato di suicidarsi dal tetto del pronto soccorso dell’ospedale di Cona. Solo il tempestivo intervento dei due uomini ha evitato il peggio: "Questa piccola e informale cerimonia è un modo per ringraziare l’agente Criscio e l’operatore socio-sanitario Di Renzo il cui gesto nasce per la spontanea volontà di essere d’aiuto – il commento del prefetto Marchesiello e del questore Calabrese -, l’encomio e il plauso a questi due ragazzi ci sta tutto: nelle prossime settimane si concretizzerà anche la procedura interna per un riconoscimento ufficiale". Spazio quindi alle parole dei due protagonisti della vicenda: "Ero nel mio ufficio, di turno a Cona – spiega l’agente scelto Criscio -, quando il personale infermieristico mi ha segnalato la presenza di una donna su una scala d’emergenza che porta al tetto del pronto soccorso. Inizialmente non avevo visto nessuno, poi mi sono accorto di questa ragazza appesa, che si teneva aggrappata solo con la forza delle sue braccia: a quel punto l’ho afferrata, l’ho tenuta stretta almeno per cinque minuti, fino a quando per fortuna è arrivato Giacomo a darmi una mano. Assieme siamo riusciti a trarla in salvo e ad accompagnarla in pronto soccorso. Cosa le vorrei dire? Spero solo che riesca a trovare la sua serenità". Accanto all’agente Criscio, l’infermiere Di Renzo racconta quegli attimi di tensione: "Anche io ero in turno, con la coda dell’occhio mi sono accorto della situazione. Ho allertato tutti i colleghi, siamo corsi immediatamente a dare una mano a Francesco ed assieme siamo riusciti a salvare la ragazza". Non è chiaro il motivo del tentato gesto, ma la vicenda per fortuna si è risolta con un lieto fine: "Lei si è resa conto di ciò che stava per fare – le parole di Criscio -, alla fine mi ha chiesto un abbraccio e tutti e due abbiamo scaricato la tensione e l’adrenalina di quegli attimi interminabili". "Siamo qui a riconoscere e certificare l’impegno di due ragazzi", ha concluso Marinella Girotti, subcommissario amministrativodi Cona.