Temperature elevate e lavoro, tutti i rischi

Il tema del microclima nei luoghi di lavoro e l’esposizione a temperature elevate è fortemente legato al cambiamento climatico a livello globale, con rischi specifici legati all’innalzamento della temperatura che si riflettono direttamente sulle condizioni di lavoro e sulla salute delle lavoratrici e dei lavoratori. Nel periodo 2013-2022, ultimi dati disponibili, i giorni con ondate di calore sono aumentati a livello globale del 94% rispetto al periodo 1986-2005. Per la messa in sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, la questione caldo estremo non va affrontata sempre come un’emergenza, che porta solamente a soluzioni improvvisate e precarie ma serve ad attivare la necessaria prevenzione. In assenza di adeguate misure, i settori che la Filcams rappresenta, terziario servizi e turismo, potrebbero essere sottoposti a rischi molto alti legati al microclima nei luoghi di lavoro. Disidratazione, stress termico e colpo di calore sono frequenti nelle cucine dei ristoranti, negli ipermercati, nelle aree di stoccaggio delle merci destinate alla vendita, nelle attività balneari. Fornelli accesi, lavastoviglie industriali, scarso riciclo dell’aria e alti tassi di umidità sono le condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nelle mense. Al caldo esterno si aggiunge quello prodotto dalle attività di preparazione dei pasti, che nel periodo feriale vede ritmi particolarmente serrati. E’ sbagliato pensare che le grandi attività commerciali, alimentari e non, siano luoghi senza stress termico. Spesso le aziende, per risparmiare, attivano il condizionamento solo a negozio aperto e negli spazi per il pubblico, ma tante lavorazioni avvengono proprio nei luoghi privi.