REDAZIONE FERRARA

Tari della discordia. Brancaleoni: "Il sindaco ha votato sì ai rincari"

"Aumenti decisi da Atersir, ma la Rossi non si è opposta".

Tari della discordia. Brancaleoni: "Il sindaco ha votato sì ai rincari"

"Aumenti decisi da Atersir, ma la Rossi non si è opposta".

A seguito dell’articolo apparso sul nostro giornale in merito all’aumento delle tariffe Clara, allo sconto applicato e al sondaggio pubblico lanciato su un social network dal capogruppo di Vivi Ostellato, Michele Brancaleoni, la forza di opposizione ritiene necessario fare precisazioni. "Il sindaco Elena Rossi ha dimenticato di inserire nelle proprie affermazioni alcuni aspetti importanti: è vero che gli aumenti sono stati decisi da Atersir, ma non è stato detto che i sindaci avevano facoltà di votare in modo favorevole o contrario a tale decisione e che lo stesso sindaco ha votato in modo favorevole, avallando di fatto gli aumenti". Insiste Michele Brancaleoni: "Nel corso della campagna elettorale il primo cittadino aveva promesso, in un video girato davanti al centro di raccolta di Ostellato, oltre che nel corso della prima seduta del consiglio comunale, che non ci sarebbe stato nessun aumento della Tari, grazie al reperimento di fondi nelle casse dell’ente. Ma, sia allora che qualche mese dopo, si è sempre dimenticata di dire che gli aumenti ci sarebbero stati e che sarebbero stati, poi, compensati con uno sconto in fattura. Soltanto dopo le rimostranze dei due gruppi di minoranza, che si sono fatti portavoce delle lamentele dei cittadini, Elena Rossi si è premurata di dare le informazioni corrette attraverso una comunicazione a mezzo social". Brancaleoni evidenzia che su questo punto Vivi Ostellato aveva espresso delle perplessità, "visto che il sindaco ha approvato, con il proprio voto, gli aumenti, per poi fare uno sconto con gli stessi soldi dei cittadini". Morale: "In apparenza sembra che i cittadini abbiano ricevuto uno sconto, ma che in pratica hanno pagato e pagheranno l’aumento, ottenendo meno servizi, essendo quei 225.000 euro non più destinabili a questo, ma alla copertura degli aumenti".

Franco Vanini