Annamaria
Pecorari *
Poco meno di un anno fa denunciavamo l’impossibilità, a causa dei lunghi tempi della pubblica amministrazione nel rilascio della documentazione, di poter realizzare gli interventi di riqualificazione energetica tramite il superbonus 110%, con grave danno nei confronti di cittadini, imprese e professionisti. Purtroppo il peggio dovevamo ancora vederlo. A seguito dei giusti controlli della guardia di finanza dalla quale sono emerse frodi che, per inciso, hanno riguardato il 110% per non più del 3% del totale delle truffe, sono state adottate misure di contrasto che stanno portando al fallimento, per mancanza di liquidità, imprese esecutrici serie, che nulla hanno a che vedere con le truffe, con la conseguente interruzione dei cantieri. L’inserimento nel DL aiuti della modifica relativa alla responsabilità in solido nella cessione dei crediti dovrebbe nuovamente sbloccare la commercializzazione e conseguentemente i lavori.
Tuttavia non possiamo non ascoltare il grido di allarme che in particolare gli artigiani e il mondo dell’edilizia in generale rivolge alla politica che avrebbe dovuto rispondere in maniera molto più rapida e incisiva: la gestione del superbonus fin dalla sua “nascita”, caratterizzata da continue modifiche normative, oltre ad aver messo in grave difficoltà gli operatori ha determinato l’affossamento di una misura economica che avrebbe dovuto contribuire ad accelerare la transizione ecologica, ancor più necessaria oggi vista la crisi energetica in atto. Noi come rappresentanti della politica dobbiamo dimostrarci responsabili rispetto alle conseguenze delle nostre decisioni che ricadono sui nostri cittadini: ne va della nostra credibilità come sistema Paese! Siamo tutti consapevoli che ci siamo avviati verso una fase critica della nostra storia: scegliamo chi ci dovrà rappresentare in base alla capacità di ascolto, alla competenza e alla volontà di approfondire avendo sempre chiaro che il compito della politica è il bene comune.
* referente Sviluppo
Segreteria Comunale PD