"Abbiamo chiesto un incontro al Comune per trovare una soluzione condivisa" è la richiesta di Confcommercio a seguito della delibera di giunta di Cento che a partire dal 2025 ha deciso l’aggiornamento dei parametri Istat per l’occupazione del suolo pubblico con un incremento del +15%. "Rincari – continuano da Confcommercio d’intesa con la Fipe provinciale – che si inseriscono in una fase economica complessa ancora incerta e che dura da tempo. Basti ricordare che il Senato ha approvato la legge annuale per il mercato e la concorrenza ed ha prorogato al 31 dicembre 2025 l’efficacia delle concessioni (distese) rilasciate durante il periodo Covid. Questo è la prova che è necessario ancora sostenere, in tutti i modi, le attività di prossimità e rendere la loro crescita e lo sviluppo il più possibili stabili. Inoltre vogliamo ribadire la funzione sociale e di decoro svolte dai negozi e dai pubblici esercizi, in sede fissa proprio grazie alle distese, elementi che caratterizzano in senso positivo l’accoglienza e la vivacità di un centro storico e che ora vengono penalizzati da costi lievitati e che gli operatori saranno obbligati a sostenere. Ci preme sottolineare – concludono Confcommercio – che il ruolo sociale e di rigenerazione urbana delle attività di vicinato in sede fissa è altrettanto decisivo ed evidente così come lo è per l’ambulantato. C’è bisogno di lavorare insieme ed in modo condiviso, sostenendo il commercio di vicinato, in tutte le sue forme".
CronacaSuolo pubblico, la tassa è più salata: "I negozi sono penalizzati dai rincari"