Summer Festival, ultimo atto Bilancio ok della Questura "Evitati borseggi e furti tra la folla"

Nonostante un flusso di centomila persone in trenta giorni, non si sono verificati grossi episodi negativi. Gli organizzatori: "Installate anche le telecamere provvisorie per controllare lo svolgimento dei concerti".

Summer Festival, ultimo atto   Bilancio ok della Questura  "Evitati borseggi e furti tra la folla"

Summer Festival, ultimo atto Bilancio ok della Questura "Evitati borseggi e furti tra la folla"

Atteggiamento sicuro e movimenti collaudati, approfittano di una distrazione e, in mezzo alla calca, fanno sparire portafogli e cellulari. Poi, mentre la folla è in visibilio per il cantante di turno, il bottino passa di mano in mano e svanisce nel nulla. Stavolta, però, i cosiddetti ladri in trasferta provenienti da fuori regione, che nelle precedenti edizioni di Summer Festival avevano ripulito tanti giovani (rubati anche 20 cellulari durante un solo concerto), si sono dovuti arrendere al cordone di sicurezza predisposto dalla Questura in collaborazione con l’organizzazione dell’associazione musicale Butterfly e la società produttrice Nexo network. La kermesse musicale è finita soltanto l’altro ieri ma è già tempo di bilanci dal punto di vista della sicurezza.

Questa edizione ha infatti registrato pochissimi episodi di microcriminalità e spesso neanche collegati alla grande manifestazione. Oltre alle forze dell’ordine, anche l’organizzazione ha fatto la sua parte: "Abbiamo predisposto una nostra vigilanza interna – spiega Davide Tenan socio di Nexo network – e installato delle telecamere affinché questa edizione fosse ancora più sicura. Era tutto sotto controllo prima, durante e dopo ogni concerto. Siamo nati come associazione e società produttrice nel 2020 quando c’era il Covid. Sotto il profilo della sicurezza, quindi, abbiamo un sistema collaudato. Grazie poi alla Questura, a tutte le forze dell’ordine e al Comune, è stato possibile limitare al minimo qualsiasi problema di microcriminalità". I numeri, relativi al flusso di persone che hanno partecipato al festival e allo spiegamento di forze, si commentano da soli: per trenta giorni il centro di Ferrara è stato interessato dall’arrivo di circa 100mila persone. Ogni sera, durante i concerti, c’era un funzionario della Questura (per un totale di circa 30 dirigenti impiegati) a coordinare una ‘task force’.

In particolare, nel corso del Festival, la polizia di stato ha messo in campo 185 agenti; l’arma dei carabinieri ha impiegato 68 militari; la guardia di finanza ha messo in campo 40 fiamme gialle; la polizia locale, infine, ha impiegato 150 agenti. Si è chiuso, quindi, per Ferrara con l’ultimo concerto di Madame dell’altra sera, un periodo particolarmente intenso sotto il profilo della gestione della sicurezza, cominciato con il concerto di Bruce Springsteen e proseguito con l’evento “Radio Bruno”, manifestazione che ha richiesto la messa in campo di 57 operatori della polizia di stato, 17 dell’arma dei carabinieri e 6 della guardia di finanza.

m.r.