Una cascata di ingranaggi che si illuminano lungo il Naviglio. Ruote dentate simbolo del settore metalmeccanico, delle tute blu, della Berco azienda di Copparo che sta cercando di uscire dall’orizzonte nero della crisi. Entro la metà del mese dovranno esserci 400 uscite volontarie tra i lavoratori. Il rischio, se questo non avviene, che si torni alla casella di partenza. Le lettere di licenziamento. A loro hanno pensato i fratelli Angela e Stefano Felisati. Che anche quest’anno hanno realizzato una loro creazione, i bambini si fermano, gli occhi sgranati dalla meraviglia.
"Per questa edizione abbiamo voluto omaggiare il lavoro, in un periodo di crisi con tante famiglie in ansia per il loro futuro", spiega Angela Felisati. E le ruote dentate, gli ingranaggi sono ’accompagnati’ anche da una poesia. Si intitola il ’Santo lavoratore’, è stata scritta da Paolo Volponi, poeta e politico scomparso il 23 agosto 1994. Che di fronte alla crisi della sinistra degli anni Ottanta si oppose alla dissoluzione del Pci e nel 1991, al momento della nascita del Partito Democratico della Sinistra, aderì a Rifondazione, che a suo avviso "manteneva viva la speranza di un mondo più giusto".
"Nella fabbrica c’è un santo con una barba bianca; porta anche lui la tuta e tutto il giorno aiuta le gente che si stanca... ", così comincia la poesia che i fratelli Angela e Stefano hanno voluto regalare, negli ingranaggi che si accendono dalle 17 alle 24. Fino al giorno della Befana. "L’emozione – riprende – aumenta con la musica di sottofondo che, idealmente, scandisce la giornata lavorativa. Per realizzare l’opera abbiamo impiegato più di due mesi. Le luci riflettono la vernice luminescente dei 600 ingranaggi. Le figure sono tutte realizzate a mano".
I bambini, le famiglie si fermano, sui Social una pioggia di commenti di chi per una sera è rimasto incantato dalle mille luci. Angela Felisati da sempre è innamorata del teatro. "Da anni giro l’Italia – racconta – pianoforte, violoncello ed io, voce narrante di posie. Con me ci sono due bravissimi musicisti, Antonio Rolfini e Simone Montanari. Il messaggio che vogliamo lasciare in questi giorni di festa? La solidarietà, nostra, di un paese a quei lavoratori che non sanno ancora cosa avranno davanti. La crisi della Berco si riflette su tutto il territorio, rischia di avere pesantissime ripecussioni".
Non è la prima volta. Sono anni che i due fratelli creano sul Naviglio le loro opere. Si sono ispirati a Dante Alighieri, per i 700 anni dalla morte. Ad Ennio Morricone. "Realizzammo degli spartiti che giravano nel giardino, con le note musicali". Hanno anche raccontato la tragedia di Cinzia Fusi, 34 anni, uccisa il 24 agosto del 2019 a martellate dal compagno Saverio Cervellati. Tra gli alberi una scarpa rossa. E ora quella poesia, la fabbrica, i lavoratori.