di Federico Di Bisceglie
"Sul concerto di Springsteen, pur riconoscendo la necessità di salvaguardare l’ambiente, non devono prevalere i pregiudizi". Perché è questo, in fondo, il vero dramma: "Stabilire per principio che un evento di questa portata non vada fatto in un parco è profondamente sbagliato". A dirlo è Ermete Realacci, membro della fondazione Symbola, ex parlamentare del Partito Democratico e presidente onorario di Legambiente. La sua voce autorevole irrompe nel dibattito cittadino che si è acceso circa il luogo in cui organizzare il maxi concerto previsto nel maggio del 2023.
Realacci, c’è chi sostiene che un evento per il quale sono previste 50mila persone in un contesto come il parco Urbano possa provocare danni irreparabili all’ambiente. Che ne pensa?
"Premetto che non conosco in maniera approfondita il contesto naturalistico e faunistico del parco Urbano. Di base, comunque, non sono contrario al fatto che si facciano concerti in luoghi diversi dagli stadi, dunque nei parchi. è un’esperienza ormai consolidata. L’importante è che si riesca, dopo il concerto, a ripristinare l’integrità ambientale del luogo".
Quali azioni mettere in campo in questo senso?
"La prima è di carattere metodologico. Il sindaco Alan Fabbri, che ha insediato una task force per la gestione dell’evento, potrebbe prendere in considerazione di coinvolgere nella discussione anche le associazioni ambientaliste Legambiente e Wwf. L’importante, anche nell’approccio alle questioni ambientali, è che non prevalga il pregiudizio: nei parchi i concerti, anche grandi, pur con tutte le cautele, si possono fare".
In passato, ma anche più recentemente, il parco dedicato a Bassani è stato utilizzato anche per eventi di richiamo. Ma probabilmente mai 50mila persone...
"Poco cambia rispetto a quanto detto fino a ora. Dirò di più. L’energia vitale del Boss potrà coniugarsi perfettamente con l’ambiente della città. Se ben gestito, questo evento avrà riverberi positivi. Poi, se il concerto di Springsteen fosse ’alimentato’ da energie rinnovabili, allora avremo davvero raggiunto un obiettivo fantastico".
In termini pratici, quale potrebbe essere la ricetta per un concerto ’sostenibile’?
"A mio modo di vedere occorrerebbe limitare il più possibile l’utilizzo di materiali usa e getta. Evitare dunque la vendita di bottigliette d’acqua, prediligendo la distribuzione delle borracce. Predisporre un piano di raccolta rifiuti che tenga conto della portata dell’evento e – ma questo è un auspicio più che un obiettivo – sostenere con energie rinnovabili la realizzazione del concerto. Ma non bisogna opporsi al concerto di Springsteen. Se verranno fatte tutte le valutazioni necessarie, si potrà arrivare a un concerto rispettoso dell’ambiente e al tempo stesso volano importantissimo per il territorio. L’uomo è fatto anche da concerti di Bruce Springsteen".