Il volo dal terrazzo e l’impatto al suolo che non lascia scampo. Non c’è stato nulla da fare per l’anziano che, martedì pomeriggio, ha deciso di porre fine alla propria esistenza lanciandosi nel vuoto dalla struttura nella quale era ospite. Una tragedia sulla quale ora gli inquirenti vogliono fare luce. Non tanto per quanto riguarda la dinamica dei fatti, dal momento che pare non esserci dubbio sulla natura del gesto. Quanto per capire qualcosa di più su cosa sia accaduto ‘a monte’, cioè se si trattasse di una persona di cui si conosceva il rischio suicidario e, nel caso, se la situazione fosse stata gestita nella maniera corretta. Allo scopo di chiarire tutti questi aspetti, il pubblico ministero di turno ha aperto un’inchiesta. L’ipotesi di reato è omicidio colposo e il fascicolo è, allo stato, contro ignoti. Il primo atto sarà disporre l’autopsia sul corpo dell’anziano, un ottantenne ferrarese.
Dagli accertamenti medico legali sulla salma sarà possibile confermare innanzitutto il suicidio (aspetto sul quale, ribadiamo, non sembrano esserci dubbi) e valutare qualsiasi altro aspetto utile allo svolgimento delle indagini. Attività alla quale si affiancheranno gli accertamenti dei carabinieri su quanto successo quel pomeriggio e sulla storia (clinica e personale) del paziente. La tragedia al centro dell’indagine si è consumata nel pomeriggio di martedì. Siamo in una struttura per anziani del territorio di Voghiera. Un ospite della residenza decide di farla finita e si getta nel vuoto. L’allarme ai soccorritori scatta subito dopo il fatto, che nessuno purtroppo ha potuto evitare.
Sul posto arrivano i carabinieri della compagnia di Portomaggiore e i sanitari del 118. Gli investigatori dell’Arma rimangono a lungo alla residenza per definire i dettagli dell’accaduto e sentire i presenti. Ora la parola passa alla procura, che svolgerà ogni atto necessario a fare luce sulla tragedia che ha scosso non solo ospiti e personale della struttura, ma un’intera comunità.
f. m.