Stelle Michelin, ’La Capanna’ resta delusa

Codigoro, conferma invece il riconoscimento per il ristorante La Zanzara. Bison: "Felice per noi, ma trovo ingiusto il giudizio sui colleghi"

Stelle Michelin, ’La Capanna’ resta  delusa

Codigoro, conferma invece il riconoscimento per il ristorante La Zanzara. Bison: "Felice per noi, ma trovo ingiusto il giudizio sui colleghi"

Dopo 25 anni il ristorante ’La Capanna di Eraclio’ di Codigoro perde la stella Michelin e, cosa molto insolita in un settore a dir poco competitivo, la difesa nei confronti dello storico locale arriva da un collega. Samuele Bison del ristorante La Zanzara – che invece ha mantenuto la stella – non è d’accordo sul declassamento: "Sono molto amico della famiglia Soncini e ritengo ingiusto che abbiano perso la loro stella. Rappresentano un baluardo della cucina della tradizione, che, a mio avviso, è il futuro del nostro settore. La cosiddetta cucina molecolare, ad esempio, è da considerarsi ormai appartenente al passato. Il futuro è non perdere le nostre radici. Mi spiego: dire che la tradizione sopravviva nelle vecchie trattorie è falso. La verità è che in ristoranti come La Capanna di Eraclio si ritrovano ancora le nostre radici, la vera cucina del territorio, espressione di qualità".

Delusa e amareggiata Maria Grazia Soncini: "Ogni volta che ci è stata confermata la stella, abbiamo accettato con grande felicità questo riconoscimento e ora che viene tolta dobbiamo rispettare il giudizio, anche se non nascondo il dispiacere. Da parte mia, quindi, nessuna critica, ma provo a capire cosa potrebbe essere successo. Forse il metro di valutazione è cambiato. La nostra cucina potrebbe essere stata giudicata desueta, anche se l’impegno e la costanza che ci mettiamo tutti i giorni non è mai venuto meno. Ho visto che 33 giovani hanno ricevuto la stella e, per questo motivo, ipotizzo che sia cambiato il modo di valutare. I tanti attestati di stima, comunque, che mi sono arrivati oggi mi danno un po’ di sollievo. Grazie a chi ci ha supportato, sento meno l’amarezza per questa decisione. Continueremo a lavorare con il consueto impegno perché lo dobbiamo ai nostri clienti". Per chi ha una stella Michelin, mantenerla significa essere sempre in tensione, non poter mai abbassare la guardia. La conferma arriva da Samuele Bison che lavoro insieme alla sorella Sara e al fratello-chef Sauro: "Da gennaio ad agosto (la guida va in stampa in settembre) sappiamo che ogni giorno potrebbero arrivare gli ispettori della Michelin. A volte non si presentano neanche: mangiano e se ne vanno senza qualificarsi. Potrebbe essere chiunque. Certo, questo comporta molta tensione, ma c’è anche l’entusiasmo di cercare di dare sempre il massimo". Bison pensava di perdere la stella e invece la mantenesse la famiglia Soncini: "Quest’anno non eravamo di certo al meglio: abbiamo perso nostra madre. Un lutto che ha colpito profondamente la nostra famiglia. Pensavo non venisse confermata la stella ed ero pronto a rispondere alle domande di come mai l’avessimo persa. Sarei bugiardo se dicessi che questa conferma non mi rende felice".

Matteo Radogna