FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Stalking di coppia. L’amante lo lascia, lui la perseguita e picchia il marito

L’uomo non ha accettato la fine di una breve relazione con la donna. Ha quindi iniziato a compiere atti persecutori su entrambi i coniugi. Una delle vittime in aula: "Vedevo il terrore negli occhi di mia moglie".

Stalking di coppia. L’amante lo lascia,  lui la perseguita e picchia il marito

Stalking di coppia. L’amante lo lascia, lui la perseguita e picchia il marito

Quella breve relazione extraconiugale era diventata una trappola. Quando la donna ha deciso di rompere con l’amante, ha subito capito che non sarebbe stato così facile. Quel ‘no’ è stato infatti l’inizio di un turbine di persecuzioni e vessazioni, in alcuni casi sfociate anche in violenza. E nel mirino del presunto stalker non è finita soltanto la donna, ma anche il marito, al quale lei aveva raccontato tutto. La vicenda è ora al centro di un processo per stalking e lesioni che vede come imputato l’amante, un 42enne residente in provincia, e come persone offese i due coniugi.

Un passo indietro. Tutto comincia nell’estate del 2022. La donna, che aveva allacciato una relazione con l’attuale imputato, decide di lasciarlo. L’uomo, stando all’impianto accusatorio, non accetta il rifiuto e comincia a minacciarla di raccontare tutto al marito. Parte così una serie di comportamenti inquietanti fatti di appostamenti sotto casa e sul luogo di lavoro, conditi da insulti e minacce di farle perdere la figlia piccola e di rovinarle la vita. Le ‘attenzioni’ del 42enne, secondo le contestazioni, riguardano anche il marito, il quale si trova per ben tre volte faccia a faccia con l’ex amante della moglie. In una di queste occasioni, poi, l’imputato sarebbe passato alle vie di fatto, colpendo l’uomo con un pugno al volto. I presunti episodi persecutori avrebbero avuto pesanti ricadute anche sul lavoro della malcapitata, la quale aveva addirittura perso il posto in un ufficio a seguito di una valanga di recensioni negative lasciate sul suo conto in rete dallo stesso imputato.

Il caso è approdato ieri mattina in tribunale davanti al giudice Giovanni Solinas e al pubblico ministero Barbara Cavallo. In udienza sono stati ascoltati alcuni testimoni, tra cui un’amica della presunta vittima e il marito. La prima ha raccontato delle insistenze dell’uomo nonostante la relazione fosse ormai interrotta. "Lui andava sotto casa e sul posto di lavoro – spiega in aula riferendosi alle confidenze ricevute dalla malcapitata –. Mi aveva raccontato che era aggressivo. Lei aveva paura, non usciva più da sola". Subito dopo, la parola è passata al marito, anche lui parte civile nel processo. "Passava sempre da casa nostra e alla scuola della bimba – riferisce in aula –. Io ho visto il terrore negli occhi di mia moglie. Ho addirittura rifiutato un lavoro per aiutarla". Conclusa l’audizione dei testimoni, l’udienza è stata aggiornata. Il 42enne è noto alle cronache anche per un altro processo nel quale è imputato. Deve infatti rispondere di violenza privata nei confronti di due disabili ospiti di una struttura i quali, secondo le accuse, avrebbero subito da lui umiliazioni e soprusi.