"Stabilimenti all’asta, serve tempo"

Balneari, le richieste dei Comuni sul tavolo del governo: "Procedure per le gare molto complesse"

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Riconoscimento del valore aziendale e degli investimenti realizzati dagli attuali titolari di concessione. E tempi congrui per consentire agli enti locali di espletare le procedure di gara. Sono queste le principali richieste che Regione, Comuni del litorale emiliano-romagnolo, associazioni di categoria e sindacati hanno chiesto al governo nell’ambito della riforma delle concessioni balneari. Un tema che è stato affrontato nell’incontro on-line promosso dalle rappresentanze regionali di Confartigianato Imprese Demaniali, Cna Balneari, Fiba Confesercenti e Sib Confcommercio, moderato dal caporedattore di Mondo Balneare Alex Giuzio. Collegati l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini e di sindaci e assessori della costa. In rappresentanza del Comune di Comacchio l’assessore al Demanio Antonio Cardi. Mauro Vanni (Confartigianato Imprese Balneari), Elisa Muratori (Cna Balneari), Riccardo Santoni (Fiba Confesercenti) e Simone Battistoni (Sib Confcommercio) hanno sottolineato come sia necessario un fronte comune su un tema che sta tenendo con il fiato sospeso un comparto importante per il turismo. "Dobbiamo salvaguardare un modello turistico – ha affermato Corsini -. Non considerare il valore aziendale di impresa tra i criteri delle future procedure di assegnazione e di indennizzo delle concessioni balneari è un grave passo indietro e un danno per tutte le imprese dell’Emilia-Romagna che in questi anni hanno contribuito alla cura del litorale e hanno offerto servizi ai turisti che ci sono invidiati in tutto il mondo". Nella norma il riconoscimento attualmente non è contemplato, "e questo deve essere cambiato, a tutela delle persone che hanno speso la loro vita nella concessione". Poi, la questione dei tempi. Per Corsini è impensabile si possano indire gare entro il termine del 31 dicembre 2023, come previsto dall’emendamento del governo. L’iter, una volta fissati i criteri, richiederà un forte impegno da parte dei Comuni e tempistiche così ristrette potrebbero causare grosse difficoltà. Corsini ha rimarcato che, nel dover applicare la direttiva Bolkestein, è imprescindibile la tutela delle piccole imprese che hanno investito.

Valerio Franzoni