"Spazio Antonioni, un luogo dell’anima"

Una domenica dedicata all’anniversario della nascita del registra premio Oscar. L’omaggio su Radio 24. In 500 tra i tesori del maestro

"Spazio Antonioni, un luogo dell’anima"

Enrica Fico Antonioni e Michele Placido alla proiezione de Il deserto rosso

Si è parlato di Ferrara città del cinema nell’ultima puntata de La rosa purpurea, trasmissione di Radio 24 condotta da Franco Dassisti, dedicata al grande regista ferrarese Michelangelo Antonioni e agli ospiti del Ferrara Film Festival. "Spazio Antonioni è davvero un luogo dell’anima, un luogo che vi consigliamo di visitare – ha detto durante la puntata il giornalista di Radio 24, andata in onda domenica – perché vale la visita di qualunque persona si voglia dire amante del cinema". Proprio lo Spazio Antonioni è stato visitabile gratuitamente per tutta la giornata di domenica, in occasione del giorno della nascita del regista. A partire dalle 20.30 alla Sala della Musica, Michele Placido ha letto alcune lettere inedite di Antonioni, prima della proiezione del film ‘Il deserto rosso’, protagonista una immensa Monica Vitti. La pellicola quest’anno festeggia i sessant’anni dall’uscita nelle sale cinematografiche. "È la commozione di Wim Wenders in una lunga visita allo Spazio Antonioni a dare la misura della grande bellezza che rende omaggio ad uno dei più grandi registi del mondo. Doppia celebrazione per la nascita e per i 60 anni del primo film a colori del maestro ferrarese" è il commento dell’assessore alla Cultura Marco Gulinelli, in occasione delle celebrazioni. Quanto alla puntata trasmessa su Radio 24 e dedicata a Ferrara, il viaggio della Rosa purpurea è "nella Ferrara cinematografica, un viaggio che abbiamo fatto nello scorso weekend – spiega il conduttore radiofonico –. La meravigliosa città estense, oltre ad aver ospitato la nona edizione del Ferrara Film Festival, otto giorni di cinema di protagonisti da Abel Ferrara a Carol Alt, è città di cinema a tutto tondo, set di memorabili capolavori come Il giardino dei Finzi Contini di De Sica o Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi, e ancora Ossessione di Visconti o Gli occhiali d’oro di Montaldo. La città ha dato i natali a Michelangelo Antonioni, generando molto del cinema migliore del Dopoguerra".

Spazio Antonioni è stato visto domenica da 496 persone. Tutto esaurito ha fatto poi registrare la serata organizzata all’ex refettorio del Chiostro di san Paolo, prima con la lettura a cura di Michele Placido della corrispondenza tra il regista e Tonino Guerra in merito a ‘Il deserto rosso’, e poi con la visione del capolavoro che celebra i 60 anni dalla prima proiezione. Presenti per l’occasione Enrica Fico Antonioni e l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli. "Per presentare il film – ha sottolineato Enrica Fico Antonioni – avevo pensato, insieme a Lora Guerra, moglie di Tonino, di usare la voce di Michelangelo, in alcune lettere scritte a Tonino durante la lavorazione della sceneggiatura. Le lettere sono molto toccanti. Michelangelo scrive a Tonino non solo della sua visione del film, ma di quello che fa durante la giornata, di quello che vede, quello che immagina".