
Firma fino al 2026 e primo allenamento per il nuovo mister .
La storia di Francesco Baldini in biancazzurro è iniziata ieri mattina con la firma sul contratto che lo legherà alla Spal per un anno e mezzo, fino al 30 giugno 2026. Di fatto la scadenza che aveva con il Lecco, la società dalla quale domenica scorsa si è liberato per poter dire sì al direttore sportivo Casella che nel frattempo aveva ricevuto il via libera dal presidente Tacopina. Curiosamente, mister Baldini ha iniziato la propria avventura a Ferrara il 4 febbraio. Lo stesso giorno, un anno fa Mimmo Di Carlo venne richiamato per risollevare una squadra ormai allo sbando e condurla alla salvezza. Il tecnico ciociaro centrò brillantemente l’obiettivo, salvo poi essere scaricato nel corso estate. Il compito che attende Baldini – per diversi motivi – è ancora più complicato, ma a differenza di Di Carlo l’allenatore di Massa in caso di salvezza avrà la possibilità di restare alla Spal e magari raccogliere i frutti del lavoro effettuato in questi mesi. Tutto chiaramente passa per i risultati, con il rischio di precipitare nei dilettanti a cui nessuno vuole nemmeno pensare. Febbraio è un mese che porta fortuna anche a mister Baldini, che il 12 febbraio dell’anno scorso prese il timone di un Trento in grossa difficoltà e lo trascinò al decimo posto, l’ultimo utile per partecipare ai playoff. Ripetersi a Ferrara sarebbe eccezionale, ma al momento è meglio concentrarsi sulla strada che porta a conservare la categoria.
Della carriera da allenatore di Baldini è stato detto tutto, ma spesso viene trascurato il lavoro che ha compiuto in alcuni dei settori giovanili più importanti d’Italia. È partito dagli Allievi Nazionali e la Primavera del Bologna, poi nella Roma ha conquistato il campionato Under 17 e la Supercoppa di categoria, e infine ha guidato la Primavera della Juventus. Coltivando il talento di una serie di ragazzi che ora giocano ai massimi livelli, da Calafiori a Fagioli per citarne un paio. Non un dettaglio di poco conto per una squadra che in Lega Pro ha il dovere di salvarsi ma anche di valorizzare i giovani provenienti dal vivaio.
Tornando al primo giorno di scuola di mister Baldini, nel pomeriggio ha diretto il primo allenamento della sua gestione. Coadiuvato dai quattro membri dello staff che ha voluto al suo fianco: il vice allenatore Luciano Mularoni, il preparatore atletico Diego Gemignani, il preparatore dei portieri Davide Bertaccini e il collaboratore tecnico Claiton Dos Santos Machado. Gruppo al completo per il nuovo tecnico, senza dubbio una bella notizia considerando che la squadra allenata fino a sabato scorso da Dossena ha sempre dovuto fare i conti con una lunga lista di infortunati. La storia di mister Baldini, la rosa della Spal e le ultime operazioni di mercato portano a pensare che la squadra continuerà a giocare col 4-3-3, naturalmente con una serie di accorgimenti tattici rispetto al passato. Oggi doppia seduta, per cominciare a pensare al prossimo impegno di campionato sul campo della capolista Virtus Entella. La partita di Chiavari somiglia a una montagna da scalare, ma la nuova Spal di Baldini ha il dovere di provarci.