’Sgombracà’ a quota 40mila iscritti

Paola Bentivogli, fondatrice di "Sgombracà", promuove l'economia circolare e il volontariato nonostante gravi problemi di salute, con l'obiettivo di aiutare gli altri e l'ambiente.

’Sgombracà’ a quota 40mila iscritti

Paola Bentivogli, fondatrice di "Sgombracà", promuove l'economia circolare e il volontariato nonostante gravi problemi di salute, con l'obiettivo di aiutare gli altri e l'ambiente.

"La filosofia dello Sgombracà qual’è: come sostiene la mia socia Federica Gelli Grigatti anch’io credo nell’economia circolare. L’idea è semplice: finché un oggetto costoso o no, grande o piccolo che sia, non risulta inesorabilmente inutile lo si rimette in circolo ridandogli nuova vita". Chi parla è Paola Bentivogli, una vita spesa per aiutare gli altri che dodici anni fa creò su Facebook "Sgombracà" che tradotto dal vernacolo "Sgombracasa" che oggi conta centinaia di imitazioni, ma nessuna può annoverare i suoi 37.593 iscritti. "Credo che i numeri a volte servano anche a dimostrare la bontà di un’idea sulla quale nonostante tante offerte di sponsorizzazioni mai accettate - prosegue - perché vuole essere ed è, gratuito, ma sopratutto un modo per aiutare le persone a non gettare via le cose o cederle a chi ne può aver bisogno aiutando così anche l’ambiente". Paola ha organizzato cene ed altre iniziative, in passato, donando fondi alla Buonincontro e al reparto oncologico pediatrico di Bologna. Entrata nel Comitato per la Medicina Palliativa, di cui ora è presidente, che ha avuto il culmine nell’ottobre del 2020 con l’inaugurazione del Giardino Terapeutico all’Hospice di Codigoro ed ancora oggi continua ad essere di aiuto e sostegno all’Hospice. "Abbiamo conosciuto situazioni particolari ed emergenze di vario genere, una fra tutte, l’alluvione in Romagna dell’anno scorso che è coincisa con il mio ultimo ricovero. In quel caso - continua - si è creato un punto di raccolta gestito dalle associazioni di Codigoro, e devo dire grazie all’insistenza dell’amico Luciano Avvantaggiato sono riuscita a mantenere in ordine per tutto il periodo il calendario dei turni in base alla disponibilità dei volontari". Una vita spesa per gli altri nonostante i tanti e gravi problemi di salute che attualmente la costringono a muoversi con l’ausilio di sedia a rotelle. "E così dopo tante esperienze nel volontariato e qualche anno di sofferenza io ho smesso i vestiti da wonder woman, ma quando vado a letto la sera devo almeno aver cercato di risolvere le situazioni critiche in cui mi sono imbattuta durante la giornata. Non sono un fenomeno ma se esiste una sola strada percorribile per risolvere un problema dobbiamo sempre provarci. Per essere donne e uomini migliori, solidali - conclude Paola Bentivogli - con chi è stato meno fortunato e ci chiede una mano. Dargliele farà più bene a noi rispetto a chi la riceve".

cla. casta.