Che la sfida per lo scranno più alto di viale Aldo Moro fosse una corsa a due, si sapeva sin da subito. Immaginabile quindi che gli altri sfidanti in lizza, Federico Serra (foto) per Pace, ambiente lavoro che univa i partiti di sinistra-sinistra e Luca Teodori, alla guida di Lealta Coerenza e Verità, si aggirassero intorno alle poche migliaia di voti. Nel dettaglio, Teodori ha messo insieme 1.848 preferenze in tutta la provincia (l’1.55% del totale), mentre Serra si è fermato a 1.711 (l’1,43%). Briciole alla tavola dei due principali contendenti, il neo presidente Michele de Pascale (sostenuto dai principali partiti del centrosinistra) e la sconfitta Elena Ugolini (alla guida delle forze di centrodestra). "Ovviamente non siamo euforici, però le percentuali vicine al 2%, con picchi di 2,5 come a Ostellato, ci fanno ben pensare, assieme alle almeno 102 preferenze del nostro candidato di Rifondazione – così Stefania Soriani, segretaria provinciale di Rifondazione, partito che ha sostenuto Serra –. Siamo stati contattati in questi giorni da persone interessate al nostro progetto: stiamo seminando e speriamo di raccogliere prossimamente". Secondo Soriani esiste "una buona parte di elettorato che non si riconosce in questo schiacciante bipolarismo che annienta qualsiasi voce critica, ad esempio rispetto alle politiche ben poco ambientali dell’ex Bonaccini e dell’attuale presidente ex sindaco di Ravenna, da noi denominato ‘mister cemento’". È necessaria, chiude, "una voce critica rispetto a politiche regionali deleterie per ambiente, sanità e lavoro".
f. m.