REDAZIONE FERRARA

"Scuola in area a rischio alluvione. Il Comune pensi alle conseguenze"

Argenta, la capogruppo d’opposizione Azzalli attacca la maggioranza sulla costruzione del nuovo plesso "Per di più in caso di allagamento l’edificio è solo su un piano e sarà difficile mettersi in salvo".

Argenta, la capogruppo d’opposizione Azzalli attacca la maggioranza sulla costruzione del nuovo plesso "Per di più in caso di allagamento l’edificio è solo su un piano e sarà difficile mettersi in salvo".

Argenta, la capogruppo d’opposizione Azzalli attacca la maggioranza sulla costruzione del nuovo plesso "Per di più in caso di allagamento l’edificio è solo su un piano e sarà difficile mettersi in salvo".

"Non capisco: si auspica un piano per liberare le zone a rischio e ad Argenta la stessa parte politica costruisce una scuola per l’infanzia in una zona classificata a rischio elevato dalle stesse Autorità di Bacino. E per di più, in caso di alluvione, i bambini non potranno neppure salire al piano superiore, poiché l’edificio è tutto a piano terra". E’ l’accusa di Gabriella Azzalli, capogruppo di Argenta Rinnovamento, contenuta nella prima interrogazione della nuova legislatura. Comincia con il parere del tecnico incaricato di rispondere alla determinazione della Provincia trattando del rischio idraulico collegato alla costruzione di un ristorante della catena McDonald’s ad Argenta. "Nella sua puntuale e attenta relazione, scrive che ‘al di fuori della fascia di 200 metri il livello di pericolo può essere classificato come medio’, e questa area è a 400 metri dall’argine sinistro del fiume Reno". Il tecnico aggiunge che "tra il sedime (superficie del terreno ndr) di realizzazione del ristorante McDonald’s e l’argine del Reno sono presenti edifici di notevoli dimensioni e il lato est è costituito dalla statale 16, che non può che rappresentare un corridoio di immissioni di eventuali acque correnti per rottura o sormonto arginale. In sostanza l’area del ristorante McDonald’s è attorniata da ostacoli fisici di dimensioni rilevanti, che possono, ostacoli che possono svolgere azioni di contenimento o deviazione delle acque". Gabriella Azzalli interroga il sindaco Andrea Baldini per sapere se "non ritenga vada individuato un sito più sicuro per la nuova scuola d’infanzia per sei sezioni e se non ritenga opportuno rinunciare all’annunciata costruzione di un asilo nido nell’area adiacente". E aggiunge il carico della relazione geologico-sismica datata 9 marzo 2019, redatta da un altro tecnico e relativa alla realizzazione di una nuova scuola d’infanzia in via De Chirico. In questo caso indica in soli 300 metri la distanza tra l’area individuata e la sommità arginale del fiume Reno. "Nella relazione – afferma il capogruppo di Argenta Rinnovamento – sono riportate le valutazioni dell’Autorità di Bacino del Po e del Reno, che classificano tale area a rischio elevato. In questo caso non è presente alcun fabbricato idoneo a ridurre il rischio deviando il flusso delle acque in caso di rottura arginale. Si consideri che si tratta di una scuola (non di un ristorante) e che il fabbricato è interamente al piano terra, quindi senza la possibilità di spostare i bambini al piano superiore in caso di pericolo. Si aggiunga che la variante al Poc (piano operativo comunale) del 2019, finalizzata a spostare la scuola da via Medici a via De Chirico, evidenziava come il progetto dovesse ‘tener conto di eventuali esondazioni del fiume Reno ai fini dell’incolumità degli utilizzatori della scuola materna’, per via della prossimità alla fascia di pertinenza fluviale. Così come numerose osservazioni venivano avanzate dalla Polizia Locale in ordine ai rischi per la viabilità".

Franco Vanini